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12 Marzo 2014
Test Beta Evo 2 e 4 Tempi 2014
Alla fine dello scorso millennio, il motore a due tempi sembrava destinato all'estinzione in favore del 4T, indicato come più ecologico e capace di rientrare nelle norme sempre più restrittive in materia di emissioni.
Anche la Federazione e le case motociclistiche impegnate nel trial, indicarono come soluzione per il futuro quella del motore a benzina.
I costruttori iniziarono quindi a studiare e sviluppare progetti in chiave 4T, adottando soluzioni diverse soprattutto in materia di cilindrata e sistema di alimentazione.
Avvenne così che molti piloti, soprattutto nel mercato italiano, optassero nelle stagioni dal 2005 al 2008 per il four stroke, con l'intento di guadagnare tempo ed acquisire esperienza per il futuro.
Beta presentò all'EICMA 2006 un propulsore 4 tempi con distribuzione monoalbero, dal peso e ingombro molto contenuto, capace di rientrare in una ciclistica Rev leggermente modificata.
La prima versione 2007 fu prodotta in un centinaio di esemplari, mentre, nella stagione successiva, fu proposta sia in versione standard che factory (la prima serie da trial special di Beta), con alcuni accorgimenti adottati sulla moto impegnata nel mondiale, su tutte la cilindrata di 300cc al posto della versione 250 di serie.
Dopo quella parentesi, il mondo del trial ritornò al 2T e l'unico costruttore con ancora a catalogo la versione 2 e 4 tempi è Beta, per questo abbiamo messo a confronto le due motorizzazioni 300 cc, in un test comparativa, grazie alla disponibilità di Betamotor e della Factory gestita da Donato Miglio a Paruzzaro (No).
Le model year 2014 sono entrambe caratterizzate da numerose novità, per la versione a miscela, le novità riguardano il propulsore, con l'adozione di molteplici modifiche presenti sulla Factory 2013 ed interventi sulle sospensioni.
La Evo 4 tempi invece presenta il telaio idroformato, adottato sulla 2T dalla scorsa stagione, sospensioni rivisitate e nuova pompa freno posteriore, a riprova del fatto che Beta non ha fermato lo sviluppo del 4T.
Comuni le sovrastrutture su base nera al retrotreno, con telaio dello stesso colore, abbinato al parafango anteriore e alla cover che ricopre il telaio a base bianca, grafiche che differiscono solo per l'indicazione della cilindrata sulla cover telaio.
Cerchi anodizzati neri con i due lati lasciati in color alluminio naturale, sui quali trovano posto pneumatici Michelin (X11 al posteriore), nelle canoniche misure 2,75 x 21” e 4,00 x 18”, dischi con asole con la doppia funzione di migliorare la dissipazione del calore e scaricare sporco e fango, impianti frenanti griffati beta, forcella Beta con canne da 38 mm, ammortizzatore Sachs montato su leveraggio progressivo, nuove pedane poggiapiedi ottenute da pressofusione e piastra forcella superiore ad ali di gabbiano, protezione leveraggio e a completamento della dotazione tecnica devio luci montato lateralmente che ospita anche il pulsante per scegliere tra due mappature.
Una fredda giornata invernale, con cielo cupo e temperatura di poco sopra lo zero, ha caratterizzato la prova, la quale si è svolta dapprima su pietre riportate, inumidite dalla pioggia caduta fino a poche ore prima, mentre successivamente abbiamo verificato l'efficienza delle Beta Evo 2014 in una cascata con ciotoli, scalini e passaggi su terreno friabile.
Facili entrambe da avviare, vedono la 2T ridurre il carico alla leva grazie al nuovo rapporto di demoltiplicazione del Kick Starter (ex Factory 2013), che si riduce ulteriormente sul 4T.
Il sound di scarico in entrambe le motorizzazioni è gradevole, quello della versione a miscela fin dal primo tocco di acceleratore rivela l'anima racing, mentre quello a valvole vede sommarsi il ridottissimo numero di decibel a quello dell'aspirazione.
La giornata inizia in sella alla 4T, da subito scopriamo un mezzo che rispetto al predecessore offre prestazioni superiori, merito ci dirà successivamente Donato Miglio, di alcune modifiche allo scarico e al gruppo termico che aumentano la schiena e l'arco di utilizzo.
Optiamo per le mappature HARD, i due propulsori offrono una curva di erogazione lineare ma presente fin dai regimi più bassi, la marcia ideale per affrontare la maggior parte degli ostacoli è la seconda, allungo e prestazioni non mancano, le ruote nonostante il terreno pesante non perdono aderenza.
Scelti alcuni ostacoli per prendere confidenza, premiamo “l'interruttore giallo” e scopriamo le variazioni di carattere, la 2T con la mappatura SOFT risulta più castigata soprattutto nella prima fase di apertura gas, il propulsore Beta si lascia condurre con facilità rendendo più semplice la conduzione ed il controllo in situazioni di terreno friabile, meno marcata invece la differenza per la 4T che presenta una spinta inferiore nel primo quarto di gas.
Ma scopriamo più nel dettaglio le differenze.
La Beta Evo 300 2 Tempi, è il mezzo racing al 100%, adotta un carburatore Keihin con diffusore da 28 mm, che unisce stabilità di carburazione, potenza ed allungo, permette, come già indicato, di superare ostacoli di ogni dimensione in seconda, si lascia condurre con un filo di gas ed anche nelle situazioni di apri e chiudi risponde senza esitazioni, se viene però richiamato con decisione genera una potenza incredibile sia che si opti per la mappatura SOFT che HARD.
Questo miglioramento prestazionale è merito di numerose soluzioni studiate per la Factory 2013, che ora sono state adottate nel nuovo modello.
Stiamo parlando del nuovo albero motore di maggior diametro, utile ad aumentare l'inerzia di funzionamento con pari peso, un nuovo perno di accoppiamento dell’albero motore di diametro maggiorato (116 mm ex 110), che ha visto aumentare la rigidità dell’insieme, con riduzione delle vibrazioni, una trasmissione primaria rivisitata con rapporto 22 z 69 (al posto della 20 z 71 adottata in precedenza), cui si unisce un rapporto finale 10 z 42 in sostituzione della 11 z 41, oltre che allo scarico con curva iniziale profondamente modificata (mix tra factory e standard 2013).
Completa il quadro delle novità, una pompa d'acqua con girante in materiale plastico (più silenziosa) e la nuova frizione, studiata per rendere preciso e stabile il funzionamento anche in situazioni di forte stress, modifica che permette di eliminare completamente trascinamento o stacchi anomali, oltre a richiedere un carico alla leva inferiore rispetto al model year 2013.
Evidenti le differenze della Beta Evo a Benzina, la quale si affida ad un propulsore con distribuzione monoalbero in testa con 4 valvole per la Beta Evo a benzina, alimentazione affidata ad un carburatore Mikuni da 33 mm con valvola a depressione, utile a fornire una risposta fluida e lubrificazione con 900 cc di olio SAE 15/50, protetta da ben tre filtri (2 a rete + quello simil cartaceo).
La Evo 300 4T presenta una risposta al gas meno reattiva della sorella a miscela, offrendo però allungo e prestazioni che ti permettono di arrivare sull'ostacolo senza problemi, con un controllo del mezzo totale, il carattere optando per la mappatura SOFT viene leggermente mitigato in apertura di gas, ma la differenza tra le due soluzioni è meno importante rispetto alla 2T.
Bisogna prendere confidenza con il freno motore che non è importante, ma che necessita di un ritardo nella chiusura del comando gas, sconosciuto a chi è abituato al 2T.
La frizione morbidissima alla leva presenta un buon funzionamento con uno stacco meno marcato rispetto alla 2T, ed anche in questo caso esente da trascinamento.
Telaio Idroformato.
Beta dalla stagione 2013 ha proposto un inedito monotrave in alluminio, soluzione costruttiva che, ha permesso di ottenere una struttura più leggera senza incidere sulla robustezza, permettendo di guadagnare circa 300 cc di capacità del serbatoio (2,8 litri).
Novità a livello sospensioni, le forcelle sia sulla 4T che sulla 2T replicano quelle della Factory 2013, quindi cartuccia idraulica scaricata per riduzione del peso e paraolii SKF in nitrile, utili a migliorare la scorrevolezza, unica differenza rispetto alla sospensione Factory 2013, la mancanza del registro di regolazione idraulica azionabile a mano.
Inoltre per la 2T ammortizzatore con interasse aumentato per mantenere il posteriore più alto ed accrescere il feeling di guida.
La 2T oggetto del test era un mezzo nuovo, quindi la forcella ed il mono richiedevano del necessario periodo di rodaggio, per arrivare a fornire scorrevolezza e performance, che dopo un ora era già ottimo.
La forcella, risulta sostenuta, controllata in estensione e compressione, precisa nelle discese e tra le pietre mosse.
La forca Beta se chiamata in causa risulta reattiva, capace di smorzare anche atterraggi decisi, in situazioni precarie toglie dagli impicci, inoltre, soprattutto in quest'ultima situazione le nuove piastre “ad ali di gabbiano”, forniscono un maggior feeling e comfort nella guida.
Al posteriore troviamo un ammortizzatore Sachs con interasse allungato di 2 mm, caratterizzato da una taratura più sostenuta (identica alla Factory 2013), offre trazione anche in situazioni di scarsa aderenza, spinta e capacità di smorzamento da primato.
Staccare da fermo è un gioco da ragazzi, unendo il lavoro delle sospensioni alla spinta del motore si possono assaporare sensazioni forti ed arrivare in cima con l'anteriore alto, andando ad impattare sull'ostacolo solo con il posteriore.
La Evo 4 Tempi invece risulta leggermente più morbida come tarature (moto con una decina d’ore d’uso), ciò non significa che manchi sostegno, la forcella replica le sensazioni della Evo 2 Tempi, anche se si avverte un maggior carico sull'avantreno dovuto al peso del motore..
Il mono offre trazione e spinta, in situazioni di scarsa aderenza risulta ancor più facile della 2T, è sufficiente rimanere con il peso leggermente arretrato e la Evo prosegue senza sosta la sua marcia, andando a smorzare ogni asperità, anche nei passaggi da superare con la “tecnica dello stacco” la 4 Tempi fiorentina non viene messa in difficoltà.
Come per la forcella, Beta produce in casa i freni, all’anteriore troviamo una pinza a quattro pistoncini, che offre potenza e modulabilità anche con dischi nuovi (Evo 2t) e pastiglie bagnate.
Al posteriore pompa freno con serbatoio integrato, pinza protetta dal forcellone, montata sul lato sinistro nella due tempi e destro sulla quattro per via della diversa uscita della catena, offre un buon mix di modulabilità e potenza.
Dopo avervi descritto le differenze delle Evo 2014, è tempo di tirare le conclusioni.
La due tempi è la moto pronto racing, forte di motore, con sospensioni performanti, un mezzo che regala emozioni ma che necessita di un minimo di allenamento, per questo Beta ha a catalogo anche la versione di 250 cc, altrettanto performante ma dal carattere meno corsaiolo.
Una moto la Beta Evo 2 tempi che permette di togliersi belle soddisfazioni sia che si opti per la tecnica con stop che no stop, con soluzioni (motore) che i tecnici Beta hanno studiato per il nuovo regolamento in vigore nel torneo iridato.
La versione 2T è un mezzo che è già pronto ad affrontare zone TR2, per questo l'utente meno smaliziato potrebbe lavorare sui registri per rallentare le sospensioni, e per il posteriore un consiglio è quello di mollare la molla di quasi un giro, si perderà leggermente in spinta ma, il guadagno quando si è stanchi e le gambe non sono più reattive è tangibile.
La 4 Tempi invece è un mezzo che consiglieremmo a piloti fino alla Tr4, facilità di conduzione e notevole aderenza, i suoi pregi principali.
Viaggia sui binari nei passaggi con pietre mosse e nelle risalite di cascate od ostacoli in sequenza.
La Evo 4T richiede un minimo di assuefazione per apprendere quelle piccole differenze di guida, utili per ottenere il massimo dal 4T, ma soprattutto sulla Beta Evo 4T, come tutti i mezzi che adottano questa tipologia di motore, bisogna prendere confidenza con la maggior lentezza con la quale si affrontano gli ostacoli e il freno motore
.
Per ciò che riguarda la manutenzione, una caratteristica tipica della Evo 4T è lo scarico con silenziatore completamente meccanico che non richiede manutenzione, i cambi olio sono consigliati ogni 20 ore di utilizzo e l’operazione di pulizia di due filtri e sostituzione del principale cartaceo, richiede mezzora, garantendo lunga vita ad un propulsore, che necessita solo di piccole accortezze nella fase di rodaggio per far assestare i vari componenti (in questo modo non si avranno problemi di consumo d’olio).
Lieve la differenza di prezzo tra le due Evo, la 2 Tempi è proposta a 6740 Euro franco fabbrica, con spese di immatricolazione e trasporto escluse, contro i 7050 della 4 Tempi.
Si ringrazia Betamotor per aver messo a disposizione le Evo 2 e 4 Tempi 2014
Lo staff del raparto corse Beta curato da Donato Miglio di Paruzzaro.
Fabio Albertini tecnico Betamotor che ci ha accompagnato durante il test.
F&G Distribution per l'abbigliamento e il paraschiena Mots
TrialShop per gli stivali Alpinestars
SCHEDA TECNICA (evo 300cc 2 Tempi)
MOTORE Monocilindrico 2T
CILINDRATA 296,4 cc
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO a liquido
ALESAGGIO MOTORE 79 x 60,5 mm
RAPPORTO DI COMPRESSIONE 10,17:1
CANDELA NGK BR7ES
ALIMENTAZIONE Carburatore Keihin PWK 28
ACCENSIONE elettronica AET 12V 85W ad anticipo variabile
FRIZIONE A dischi multipli in bagno d'olio
CAMBIO 6 marce
TRASMISSIONE PRIMARIA Z 22 / 69
TRASMISSIONE SECONDARIA Z 10 / 42
LUBRIFICAZIONE Miscela olio benzina 1,5% olio 100% sintetico
OLIO CAMBIO/FRIZIONE Sae 20w /30 (550 cc)
TELAIO Tubolare monotrave in alluminio idroformato
SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Beta 38mm regolabile in compressione ed estensione corsa 165 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore regolabile in estensione e precarico molla Sachs regolabile 180 mm (corsa ammortizzatore 62 mm)
FRENO ANTERIORE Disco 185 mm flottante, pinza a 4 pistoncini
FRENO POSTERIORE Disco 160 mm pinza de 2 pistoncini
RUOTA ANTERIORE 1.6 x 21 -
RUOTA POSTERIORE 2.15 x 18 -
LEVA AVVIAMENTO alluminio forgiato
Beta Evo 2 Tempi 2014 Dimensioni
LUNGHEZZA 1.990 mm
LARGHEZZA 50mm
ALTEZZA 1.115 mm
INTERASSE 1.305 mm
ALTEZZA SELLA 660 mm
LUCE TERRA 310 mm
ALTEZZA PEDANE POGGIAPIEDI 348 mm
CAPACITA’ SERBATOIO 2,8 l
PESO
68,5 kg a secco
SCHEDE TECNICA (evo 300cc 4 Tempi)
MOTORE Monocilindrico 4T, 4 Valvole con distribuzione monoalbero
CILINDRATA 297,3 cc
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO a liquido
ALESAGGIO MOTORE 84 x 53,6 mm
RAPPORTO DI COMPRESSIONE 11:1
CANDELA NGK CR7EB
ALIMENTAZIONE Carburatore Mikuni 33
ACCENSIONE elettronica ad anticipo variabile
FRIZIONE A dischi multipli in bagno d'olio
CAMBIO 5 marce
TRASMISSIONE PRIMARIA Z 18 / 63
TRASMISSIONE SECONDARIA Z 11 / 42
LUBRIFICAZIONE forzata con pompa
OLIO CAMBIO/FRIZIONE Sae 15w /50 (900 cc)
TELAIO Tubolare monotrave in alluminio idroformato
SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Beta 38mm regolabile in compressione ed estensione corsa 165 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore regolabile in estensione e precarico molla Sachs regolabile 180 mm (corsa ammortizzatore 60 mm)
FRENO ANTERIORE Disco 185 mm flottante, pinza a 4 pistoncini
FRENO POSTERIORE Disco 160 mm pinza de 2 pistoncini
RUOTA ANTERIORE 1.6 x 21 -
RUOTA POSTERIORE 2.15 x 18 -
LEVA AVVIAMENTO alluminio forgiato
Beta Evo 4 Tempi 2014 Dimensioni
LUNGHEZZA 1.990 mm
LARGHEZZA 850mm
ALTEZZA 1.115 mm
INTERASSE 1.305 mm
ALTEZZA SELLA 660 mm
LUCE TERRA 310 mm
ALTEZZA PEDANE POGGIAPIEDI 348 mm
CAPACITA’ SERBATOIO 2,8 l
PESO
72 kg a secco
BETA Evo 2 e 4 Tempi 2014 info test
Temperatura 1 -
Pressione pneumatico anteriore 0,45 bar
Pressione pneumaticoposteriore 0,35 bar
TARATURE SOSPENSIONI 2 TEMPI
Forcella (Beta 38 mm)
Registro tutto aperto in compressione
Registro aperto tutto aperto in estensione molla K da 7,65 N/mm
Precarico molla tutto svitato
Olio Shell Tellus S2 V32 SAE 6,1
Livello olio gamba destra (estensione) 65
Livello olio gamba sinistra (compressione) 125
Ammortizzatore posteriore (Sachs)
Registro freno idraulico tutto aperto da registro tutto chiuso molla K da 70 k N/mm
Precarico molla 136 mm valore riferito alla lunghezza della molla in sede
Olio titan SAF 5045 Eu 137 RED
TARATURE SOSPENSIONI 4 TEMPI
Forcella (Beta 38 mm)
Registro tutto 5 giri da tutto aperto in compressione
Registro tutto aperto in estensione molla K da 7,65 N/mm
Precarico molla tutto svitato
Olio Idemitsu Oj-
Livello olio gamba destra (estensione) 70
Livello olio gamba sinistra (compressione) 130
Ammortizzatore posteriore (Sachs)
Registro freno idraulico 12 click da registro tutto aperto molla K da 70 k N/mm
Precarico molla 136 mm valore riferito alla lunghezza della molla in sede
Olio titan SAF 5045 Eu 137 RED
TARATURE CARBURATORE 2 TEMPI
KEIHIN PWK 28
Getto minimo 48
Getto massimo 125
Valvola gas 60
Spillo JJH su 4 tacca dall'alto
Vite aria aperta da 2 giri e ½
TARATURE CARBURATORE 4 TEMPI
MIKUNI SE BSR 33-
Getto minimo 27,5
Getto massimo 127,5
Spillo 2 tacca (partendo dall'alto)
Vite aria aperta da 2 giri