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22 Novembre 2019
I piloti italiani protagonisti nelle gare d'epoca internazionali
viaggio tra le grandi classiche del trial vintage
Nel corso degli anni moto e tecniche di guida del trial sono radicalmente cambiate, i piloti moderni nella maggior parte dei casi hanno fatto la gavetta con le bike trial ed hanno portato questa tecnica nella versione a motore.
Jordi Tarres è indicato a ragione come il rivoluzionario, colui che ha preso ispirazione dal Trialsin (così si chiamava il bike trial) e i costruttori hanno cercato di assecondare le richieste dei campioni, con un evidente dimagrimento delle moto e nuove quote ciclistiche votate verso un trial più spettacolare e tecnico.
Di pari passo è cresciuta la sfera dei nostalgici, del trial classico degli amanti delle moto storiche, fatto di guida a ruote a terra, volè e perfetta posizione del corpo.
In Italia il campionato italiano epoca si svolge in varie parti dello stivale e richiama gli appassionati in appuntamenti di due giorni.
Regolamento no stop con penalità di 5 punti in caso di fermata, zone di vario livello e classi che separano per annate le moto vintage.
Appuntamenti agonistici che richiamano ex campioni, appassionati e qualche giovane, con momenti di aggregazione come la cena del sabato tutti insieme.
Serate che finiscono con qualche digestivo, risate, scambio di componenti e consigli per sistemare mezzi, che con il trascorrere delle stagioni sono soggetti a qualche rottura.
L’amicizia e la voglia di fare festa e di trovarsi per allenarsi in compagnia portano ad avventurarsi in gare anche fuori dai confini nazionali.
Quattro sono le manifestazioni che vedono una massiccia partecipazione e successi dei nostri connazionali: Manx International Classic Trial (Isola di Man in Inghilterra), Trial Classic di Rochepaule e Ventoux Trial Classic in Francia e 2 Dias Classic Costa Brava in Spagna.
Nel 2019 alle quattro classiche hanno preso il via Roberto Pasquali (il primo a sinistra) e Dario Seregni, classe 1942, con un lungo trascorso alla guida dei reparti corse SWM, Garelli e Fantic.
Ogni gara delle sopracitate ha alcune particolarità regolamentari ma in tutte bisogna guidare con stile classico.
Le più gettonate sono il Ventoux e Costa Brava: negli ultimi anni in nemmeno un’ora le iscrizioni hanno raggiunto il limite di 400 persone!
Nella classica francese si corre a squadre di tre piloti e i nomi sono spesso fantasiosi; tra i più originali “Team Lasonil” ed il gruppo dei “Belli dentro” che racchiude una ventina di appassionati (toscani, emiliani, veneti, lombardi e piemontesi).
Per raggiungere le località di gara ci si organizza in gruppi e le storie sui social network mostrano situazioni che ricordano le allegre gite scolastiche, la visita alle zone e tutto il weekend di gara lo si affronta insieme.
Nelle giornate trascorse sui campi di gara non mancano gli sfottò, le battute e il finale è sempre una risata; lo sport contribuisce a creare amicizie che escono dalla sfera del trial e le vacanze in compagnia di mogli, fidanzate diventano ulteriori momenti di allegria.
Un trial poco conosciuto ma che richiama campioni del passato e del presente, alcuni nomi?
Bernie Schreiber, i fratelli Michaud, Gilles Burgat, Cristophe Bruand, Takahisa Fujinami, Albert Cabestany e Jeroni Fajardo per fare qualche esempio.