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28 Maggio 2019
Quando la passione...
Dominique Guillaume, dal 1991 alla Sei giorni di Scozia ed una vita alla ricerca di sfide sportive
Dominique Guillaume, è uno dei personaggi più interessanti che hanno partecipato alla Sei Giorni di Scozia, sette volte campione svizzero di trial, è nato il 6 Gennaio 1968, vive a Bassecourt una frazione di 3 492 abitanti del comune svizzero di Haute-
Lo abbiamo incontrato nel paddock di Fort William.
Dominique sei nuovamente al via della SSDT, a quante edizioni hai partecipato?
“Nel 1991 ho partecipato la prima volta e da allora ho saltato solo quattro anni.”
Cosa ti spinge a presentarti ogni anno?
“La voglia di fare trial, di avventura, uno stimolo per la vita di tutti i giorni!”
Le hai concluse tutte?
“In una mi sono ritirato il sabato, a mezzogiorno, quando alle zone della Pipeline (la condotta forzata simbolo della SSDT n.d.a), ho rotto il motore della moto, mentre nelle altre sono sempre arrivato al traguardo.”
Qual è il segreto per portare a termine una gara così lunga?
“Condizione fisica e mentale buona, preparazione della moto perfetta e rispettare la meccanica, evitando di affaticare troppo la moto sull’asfalto, perché la moto da trial non è concepita per fare lunghi tratti di questo genere e in strada si rischia di scaldare troppo il motore.”
Altri segreti?
“La voglia di finirla e fare attenzione a tutto, giorno dopo giorno quando la stanchezza si fa sentire non devi fare errori che possono aumentare i problemi ed aumentare l’affaticamento.”
Il tuo miglior risultato?
“Ventitreesimo nel 1994.”
Come sono cambiate le moto dal 1991 ad oggi?
“Sono molto più affidabili!
Mi ricordo che nelle prime edizioni cambiavo la catena e le pastiglie dei freni due, tre volte in sei giorni.
In questi ultimi anni, se il tempo non è troppo piovoso, riesco a finire la gara senza sostituire le pastiglie.”
Un personaggio ipercinetico Dominique che, ha concluso la Scottish 2019 al 67° posto e dal 17 Maggio è ripartito per una nuova sfida...
Quella di percorrere in bici il tratto da Calais a Venezia, 10000 km in 60 -
Foto Dominique Guillaume, Ugo Colombatto ed Infotrial