Elettric Motion 2017 - INFOTRIAL

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Elettric Motion 2017

Le moto e i test > Italiano
 


 

8 Febbraio 2017


Triplo Test
Electric Motion 2017
Escape, Sport e Sport "Matteo Bosis"
con video

 
 
 
 

Ad Eicma 2016 ampio spazio è stato dedicato ai veicoli a propulsione elettrica.

L'elettrico non è una novità, molte realizzazioni sono già in commercio nel mondo delle auto, nel settore bici e per “iniziare” alla guida i giovanissimi motociclisti.

Si tratta di mezzi a misura di bambino che, possono essere utilizzati nei parchi cittadini senza incorrere in sanzioni.

 
 

La vetrina di Eicma ha permesso di vedere in un unico appuntamento le moto elettriche affiancate a quelle tradizionali con motore termico, un interessante confronto visto che la maggior parte delle realizzazioni utilizzava identica base ciclistica.

Electric Motion è l'unica casa motociclistica che ad oggi sfida in zona le moto con motore a scoppio.

Dopo averla vista in gara nella prova mondiale di Chiampo con il pilota transalpino Bastien Hieyte (nella classe riservata a mezzi di 125 cc), la Electric Motion ha debuttato nel campionato italiano con Edoardo Verdari (nella TR4), vincendo a Pozza di Fassa.

Questo inaspettato oro ha permesso a Future Trial, importatore per l'Italia EM di attirare l'interesse verso la moto elettrica.

 
 

Al primo colpo d'occhio la Electric Motion assomiglia ad una Scorpa 4 Tempi, i parafanghi sono quelli utilizzati sulla moto francese ed anche la cover del serbatoio ricorda la versione ribassata adottata sui mezzi racing.

Una base tecnica comune per quattro versioni, questa la scelta di Electric Motion.
Escape dedicata al motoalpinismo disponibile in due versioni con sospensioni differenti (Forcella Olle e mono R16 V per la base e pneumatici Mitas, Forcella Tech in alluminio e moto R16 V con corpo in alluminio e pneumatici Michelin con cerchio tubeless per il modello Sport) e due per il trial (Lite e Sport) con identiche soluzioni della versione Escape.

Telaio grigio, con sovrastrutture nere che vengono ricoperte da stickers a base blu, rosso o verde a seconda dei modelli con particolari bianchi, quest'ultimo colore ripreso anche per i foderi della forcella.
Differenti anche i colori dei cerchi che, sulle versioni base sono neri mentre grigio antracite sulle racing.

Grazie a Quirino Tironi di Future Trial abbiamo provato le Electric Motion consigliati da Matteo Bosis, il pilota ufficiale del team bergamasco che, nel 2017 sarà al via nel campionato italiano classe TR3.

 
 

Oggetto del test le versione Escape Base, la EM Sport e la Factory che verrà portata in gara da Matteo Bosis caratterizzata da particolari speciali quali piastre forcella ricavate dal pieno della Geco, la pompa Factory Brembo per il freno anteriore, interventi di alleggerimento sul propulsore con particolari in carbonio, cerchio posteriore con costa di supporto dei raggi modificata, sospensione anteriore Tech a quattro regolazioni e ammortizzatore Ohlins con leveraggio progressivo prodotto da Geco.

Al primo colpo d'occhio sembra di rivedere la già citata Scorpa 4 Tempi ma è solo un'impressione perchè la mancanza del sistema di scarico, della leva d'avviamento e del cambio, unita alla presenza di un insolito propulsore coperto da una cover rende le Electric Motion unica.

Il propulsore elettrico utilizza un sistema a corrente continua con il rotore a magneti permanenti e statore a campo magnetico rotante (Tensione 51,8V / 25Ah / 1,2kWh per la batteria lunga durata e 51,8V / 16Ah / 0,9kWh per quella più leggera)  ; soluzione  scelta per avere una miglior resa (minori attriti interni) ed interventi di manutenzione nettamente più lunghi.

Insolita anche la mancanza della leva della frizione che, è presente invece sulla versione sport.

A differenza delle moto tradizionali dalla pompa frizione parte una connessione elettrica (ha al suo interno un interruttore) che permette di disinnestare il motore e mantenendo tirata la leva per un secondo circa attivare un sistema di recupero dell'energia che garantisce anche un freno motore utile in discesa (i freni vengono utilizzati pochissimo).

Per questo battesimo elettrico abbiamo scelto zone ed ostacoli  conosciuti.

Passando ad un analisi più tecnica la Electric Motion è caratterizzata da un telaio in acciaio a culla chiusa, adotta il comando acceleratore Domino, manubrio senza traversino, cerchi Morad con il posteriore dotato di costa di rinforzo dove vengono fissati i raggi, utile ad eliminare il problema della perdita di pressione del pneumatico sule versioni sport, coperture Mitas Trial per le versioni base e Michelin X Light  nelle canoniche dimensioni 2.75 x 21 e 4.00 x 18, forcella Ollè da 40 mm e canne in acciaio (versioni base) Tech con canne in alluminio e riporto superficiale di indurimento da 39mm che lavora in simbiosi con l’ammortizzatore R16V (montato su leveraggi) che differisce dal materiale di costruzione (acciaio base, alluminio sport), pedane arretrate pressofuse in alluminio, dispositivo di stacco motore a strappo, comune a tutte l’interruttore posta sul manubrio per selezionare una delle due mappe, ultimo particolare della versione trial corona che vede la mancanza di alcuni denti per ridurre gli attriti a norma FMI (senza alcun foro).

Tradizionale l'impianto frenante con impianti Braktec.

All’anteriore la Electric Motion ha optato per una pinza Braktec a quattro pistoncini, scomponibile per le operazioni di manutenzione, tubo in treccia metallica, utile a mantenere costante e precisa la frenata anche nelle condizioni più gravose il tutto “stimolato” da una pompa sempre Braktec.
Posteriormente sempre impianto Braktek con pinza a due pistoncini protetta dal forcellone.

Dischi serrati da pastiglie Galfer della serie rossa.

 
 

Per avviare il propulsore bisogna per prima cosa attivare il circuito elettrico con l'interruttore posto sulla batteria che, presenta anche l'indicatore dello stato di carica.

Una volta fatta questa operazione sulle versioni Sport con il blocchetto posto nella parte sinistra del manubrio è sufficiente far scorrere in basso o in alto la slitta che attiva le luci in una moto tradizionale e si può iniziare a “smanettare”, sulle versioni Escape invece un interruttore attiva il motore.

Stranissima la sensazione che si avverte quando si stimola il comando gas, la Electric Motion guadagna velocità e la mancanza del sound di scarico tipico dei motori termici porta ad accelerare più del dovuto.

Si scoprono rumori sconosciuti come quello della catena, delle sospensioni che lavorano e soprattutto l'impressione è quella di avere le ruote bucate.
E' solo questione di farci l'orecchio perchè poi si inizia ad apprezzare la stabilità e la facilità di conduzione.

Se su una moto tradizionale le due mappature presentano caratteristiche simili, con la Electric Motion si avvertono in maniera marcata le differenze.

La soluzione soft è studiata per risparmiare batteria, l'erogazione è dolcissima, anche spalancando il gas non si avvertono reazioni improvvise.

Molto più reattiva quella Hard per la versione trial, in questo caso richiede un periodo di "rodaggio" del polso del pilota.

Lineare nell'erogazione la moto di Matteo Bosis, una sorpresa visto che ci aspettavamo un carattere muscoloso.

 
 

A differenza dei motori termici, l'elettrico fornisce la potenza massima a bassissimi giri, questa caratteristica spiazza nei primi minuti di utilizzo, soprattutto perché non si può utilizzare la frizione per “tagliare” l'erogazione come con una moto tradizionale.

Bastano una ventina di minuti di “rodaggio” del polso destro per scoprire che si può fare tutto lavorando solamente con l'acceleratore.

Nei primi minuti di utilizzo in zona della Electric Motion il neofita troverà meno difficoltà di adattamento rispetto al trialista smaliziato che fa spesso ricorso alla frizione prima e dopo l'ostacolo; per questo capita di dare il classico “colpetto” che con la moto francese corrisponde ad un arresto dell'erogazione.

Più docile invece la Escape caratterizzata da un'erogazione di potenza lineare che, permette di condurla con un filo di gas comodamente seduti sulla sella dall'imbottitura morbida ma non troppo cedevole.

 
 

Il telaio in acciaio è studiato per conferire una buona flessibilità unita a stabilità e facilità di guida, sia per la versione trial che per quella motoalpinistica.

La Sport nelle curve con entrambe le ruote a terra ed in quelle aeree è facile da condurre, nei gradini e negli ostacoli in sequenza trasmette ottime sensazioni grazie ad un'aderenza notevole.

Nei passaggi dov’è necessario staccare con entrambe le ruote bisogna capire come agire sul gas, a differenza della moto tradizionale dove con la frizione ci si aiuta nella spinta, con la Electric Motion si utilizzano maggiormente le asperità del terreno ed il corpo.

Divertente anche la versione Escape che, grazie alla taratura morbida delle sospensioni copia dolcemente l’ostacolo permettendo di superare anche gradini stando comodamente seduti.

 
 

Tradizionali le tarature studiate da Electric Motion.

La forcella forcella Tech con steli da 39 mm ha canne con riporto superficiale duro in alluminio, scorrevole e reattiva l'unità italiana  ha una buona risposta elastica e presenta una sorta di “cuscinetto” che smorza anche gli atterraggi più duri.

Al retrotreno troviamo una sospensione R16V in alluminio che offre trazione e buona capacità di assorbimento nei piccoli ostacoli e negli atterraggi più duri oltre che spinta.

Meno reattive le sospensioni della Escape che, nonostante una taratura tendente al morbido permettono di spostare le ruote garantendo una buona trazione grazie anche ad un’erogazione meno aggressiva della potenza.

L'occasione di poter provare la moto di Matteo Bosis ci ha permesso di capire quanto differisca la moto del pilota bergamasco.

La forcella Tech in alluminio ed il mono Ohlins (unito ad un leveraggio ricavato dal pieno della Geco con slitte in teflon per evitare di rovinarsi contro gli ostacoli) offrono reattività, scorrevolezza da record tipiche delle unità ufficiali con una capacità di assorbimento che spianano la strada, inoltre la moto è stata oggetto di una cura dimagrante di circa 2 kg e i tecnici bergamaschi stanno studiando anche una piastra paramotore che, permetterà di rendere a culla aperta il telaio.

 
 

Modulabilità e precisione sono i pregi degli impianti Braktec, costanti nel funzionamento garantiscono un ottima potenza frenante.

Per avere performanche ancora più racing con la pompa Brembo ed il tubo in carbonio Future (adottato sulla moto di Matteo Bosis) si ottiene una frenata da mondiale.

 
 

Conclusioni.

La Electric Motion è stata una piacevole sorpresa, divertente da condurre permette di fare trial in una forma nuova, zero rumore, tipico delle biciclette conducendo però una moto.

Richiede sicuramente un periodo di adattamento soprattutto per chi arriva dalla moto tradizionale.

Ci è piaciuta la scelta di proporre fin da subito una versione moto alpinismo ed una trial.

Scettici ad inizio prova sulle durate della batteria, nonostante le basse temperature ed un uso di circa un ora e mezza a fine test abbiamo riscontrato una carica residua intorno al 70 %, un risultato molto positivo raggiunto con la batteria a lunga durata che, paga in termini di peso circa 3kg dalla versione racing ma garantisce un maggior tempo di utilizzo.

Utile anche il sistema di recupero dell’energia in discesa che permette di affrontare lunghe discese senza frenare.

Non ci è piaciuta la scelta del blocchetto al manubrio per attivare il propulsore sulla Sport (una lampadina indica che il mezzo è “in moto”) un componente che facilmente può rompersi in caso di caduta, c’è da dire che Future ha già studiato un interruttore (con led) che elimina il problema situato in posizione protetta dietro il canotto di sterzo.

Le moto in prova erano dotate di batteria standard che, paga circa 3 kg sulla bilancia rispetto alle versioni racing.

 
 

FUTURE TRIAL, importatore Electric Motion per l'Italia propone per il 2017 la versione motoalpinismo Escape a 8939 Euro, la Versione per il Trial denominata Light (sospensioni identiche Ollè anteriori e posteriori) a 7874 Euro e la Sport a 8937, tutti i prezzi sono Franco Importatore e possono essere immatricolate e condotte con patente automobilistica B.

Future propone molti particolari racing e l'acquirente può scegliere la mappatura da caricare.


GUARDA IL VIDEO DELLE PROVE


DI SEGUITO TROVERETE COME SEMPRE LA SCHEDA TECNICA E PREZIOSI APPUNTI PER LA MANUTENZIONE



Si ringrazia FUTURE TRIAL, Quirino Tironi e Matteo Bosis

Pro Park Genova


F&G Distribution per l'abbigliamento Mots Rider 2 e gli stivali Mots


 
 
 
 

SCHEDEA TECNICHE ELECTRIC MOTION (tra parentesi i dati della versione trial light e escape)  

MOTORE Elettrico Brushless a corrente continua

POTENZA 5kW pari a 6,8 CV nominale 12kW di picco: 16CV

COPPIA 18 Nm nominale / 27 Nm di picco

RAFFREDDAMENTO Ad Aria

TRASMISSIONE PRIMARIA A cinghia

TRASMISSIONE FINALE A catena

TEMPO DI UTILIZZO DA 110 a 200 minuti (LIGHT 50 a 150 min SPORT 50 a 150 min / 40 a 130min a seconda della batteria)

BATTERIA Polimeri di litio 48,1V / 40Ah / 1,9kWh (LIGHT 51,8V / 25Ah / 1,2kWh SPORT 51,8V / 25Ah / 1,2kWh / 51,8V / 16Ah / 0,9kWh)

TEMPO DI RICARICA 180 minuti (LIGHT 150 minuti e SPORT 110 minuti / 75 minuti)



TELAIO Perimetrale in acciaio 25CD4S

SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Olle 40 mm corsa 175 mm ESCAPE e EM LIGHT
                                        Forcella Tech 39 mm regolabile in compressione ed estensione corsa 175 mm ESCAPE SPORT e EM SPORT

SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore progressivo regolabile in estensione e precarico molla Olle 170 mm ESCAPE e EM LIGHT
                                         Monoammortizzatore in alluminio progressivo regolabile in estensione e precarico molla Olle 170 mm ESCAPE SPORT e EM SPORT

FRENO ANTERIORE Disco 185 mm flottante, pinza a 4 pistoncini

FRENO POSTERIORE Disco 150 mm, pinza a 2 pistoncini

RUOTA ANTERIORE  Mitas 2.75 R 21 ESCAPE

                               Michelin 2.75 R 21 ESCAPE SPORT e EM SPORT


RUOTA POSTERIORE Mitas X11 4.00 18 tube type

                               Michelin X11 4.00 18 tubeless


ELECTRIC MOTION 2017 Dimensioni

LUNGHEZZA 2.035 mm

LARGHEZZA 825 mm

INTERASSE 1.350mm

ALTEZZA SELLA 850 mm ESCAPE 700 mm EM LIGHT e SPORT

PESO

79 kg ESCAPE
76 EM LIGHT
73 SPORT
70 SPORT con BATTERIA RACING

ELECTRIC MOTION 2017 Tarature e info test

Temperatura 5 °C con nebbia altezza 500 mt S.l.m

Pressione pneumatici Anteriore 0,45 bar , Posteriore 0,35  

TARATURE SOSPENSIONI

Forcella (Olle 40 mm) a filo piastra superiore ESCAPE


Forcella (Tech 39 mm) sfilata alla seconda tacca dalla piastra superiore EM SPORT

Estensione Registro chiuso 4 giri

Compressione Avvitare di 6 click

Ammortizzatore posteriore Olle

Registro estensione a metà registro

Precarico molla 115 mm valore riferito alla lunghezza della molla

Molla standard  7 k

 

























 
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