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14 Dicembre 2013
Intervista particolare a Filippo Locca
Da sempre in sella alla Beta, Filippo Locca ha vinto nel 2013 il titolo tricolore Tr2 ed il Trofeo delle Regioni, successi che seguono al titolo Tr3 e a diversi ori nel Masters Beta.
In occasione della festa del Team Locca Miglio, svoltasi alla discoteca Il Globo di Borgovercelli, abbiamo fatto una chiacchierata con Filippo e posto alcune domande ad una persona MOLTO vicina al pilota di Crevacuore (Bi).
Filippo facci un riassunto della stagione 2013
“La stagione 2013 è andata abbastanza bene, mi ero prefissato di vincere il titolo Tr2 e ci sono riuscito.
Pensavo di arrivare a fine campionato con un margine di punti superiore, ma probabilmente la pressione nelle ultime gare mi ha portato ad ottenere risultati sotto le mie aspettative.
Sono contento di aver potuto disputare l’ultima gara nella Tr1 per farmi un idea di cosa mi attente nel 2014, il risultato è stato del tutto inaspettato ed ho notato che le zone sono tutte alla mia portata, certamente anche se il debutto è stato così positivo c’è da lavorare per essere al 100%.”
Il mondiale 2013
“Questo è stato il primo anno in cui ho partecipato a tutte le prove del mondiale, una bellissima esperienza in cui sono partito con obbiettivi più alti di quelli che poi ho raggiunto, da questa esperienza ho capito cos’è mancato per raggiungerli e nel 2014 sono convinto di riuscire a migliorare.”
Progetti 2014?
“Parteciperò a tutto il mondiale sempre nella categoria Junior e al tricolore nella Tr1 con una Beta del Team Locca Miglio, seguita dal reparto corse della casa toscana.”
Hai sfiorato il podio nella gara d’esordio in Tr1, credi di poter puntare alla top 5 in tutto il torneo?
“Nella gara di Boario sono partito con una mentalità diversa, il mio obbiettivo stagionale lo avevo raggiunto e per me ha rappresentato una giornata di divertimento.
Al mattino guardando le zone con Grattarola, Maurino e Iolitta, notavamo che erano impegnative, loro confermavano le mie impressioni, indicandola come la gara più dura dell'anno, certamente partire senza pressione è stato sicuramente importante ai fini del risultato.
Punto già dalle prime gare al podio, non sarà facile ma ci proverò anche se la concorrenza è agguerrita.”
Corri da sempre in un team di famiglia, quanto incide questa condizione nel risultato.
“Sicuramente non devi rendere conto ad un vero e proprio capo, questo non significa che mio papà non abbia delle aspettative, ma sicuramente questa condizione aiuta ai fini della tranquillità.”
Rapporto tra Filippo e Piero
“Il rapporto tra noi è molto bello, siamo più fratelli che figlio-
Passiamo ora ad un argomento scottante...
Da qualche mese sei impegnato con Chiara, una ragazza che ha una particolarità, è la figlia di Donato Miglio, Team manager del Locca Miglio insieme a Piero.
LE DOMANDE A CHIARA (agitatissima) E FILIPPO SONO STATE FATTE SEPARATAMENTE E SENZA CHE POTESSERO CONFRONTARE O ACCORDARSI SULLE RISPOSTE.
Com'è Donato visto dal lato team manager e da quello di genitore della tua fidanzata?
“All'inizio la situazione mi imbarazzava un po', Donato l'ho sempre visto come pilota, come campione e vederlo sotto un altro punto di vista era particolare.
Donato separa molto le cose, in officina mentre parliamo di come mettere a punto la moto o commentiamo la gara della domenica precedente è una persona, mentre quando siamo nel contesto familiare è completamente diverso.”
Ma quale sarà il punto di vista di Chiara sul papà Donato?
“Abbiamo un carattere molto simile e per questo molte volte ci scontriamo, litigando probabilmente più spesso di quanto possa accadere ad altri, ma comunque il nostro rapporto è bellissimo, quando correvo, lui è sempre stato disponibile, mi ha insegnato molto ed è sempre pronto ad esaudire ogni mia richiesta, per questo devo ringraziare solo e soltanto lui.”
Naturale sorge la domanda su com’è essere figlia di un icona del trial?
“Il mondo del trial è il suo sport, la sua passione, il suo lavoro ma al primo posto ha sempre messo la famiglia e non ho mai risentito in modo negativo di questa condizione di figlia di un campione.”
Da qualche mese sei impegnato con Filippo, Piero, il padre di Filippo è insieme a tuo papà il titolare del team raccontaci del tuo rapporto con Piero.
“Lo vedo come il genitore del mio ragazzo, non ho imbarazzo nei suoi confronti.”
Quanto credi possa essere importante ai fini del risultato sportivo la compagna di un pilota?
FILIPPO
“Io sono sempre stato un ragazzo che alle gare non ha mai voluto portare la morosa, Chiara invece mi ha seguito nelle ultime due gare e devo dire che mi sono trovato molto bene, è piacevole avere una compagnia durante il viaggio, mentre fai colazione prima della partenza, mi trasmette tranquillità.”
CHIARA
“Io penso che sia importante, una gara è il risultato del lavoro, dell’allenamento, ma c’è anche uno stato d’animo, hai dei sentimenti, delle emozioni e come ti emoziona superare una zona a zero, conquistare una vittoria, ti emoziona anche quello che c’è fuori della gara, se litighi con la persona che ami è normale che questo possa influire sul rendimento in negativo, così come la serenità può darti uno stimolo in più.”
Sei tesa quando Filippo gareggia?
“Moltissimo!!! Sia perché non voglio che si faccia male, ma anche perché desidero che riesca ad ottenere il risultato che si è prefissato.”
Pregi e difetti di Filippo
FILIPPO
“Un mio pregio è la freddezza, se sbaglio lascio abbastanza correre ed alla zona dopo ho liberato la mente, ho obbiettivi ben precisi, punto al risultato, ma questo però porta in quei frangenti a situazioni in cui trascuro chi ho vicino perchè sono concentrato, il lunedì normalmente recupero stando con Chiara.”
CHIARA
“Il suo pregio è quello di sapermi far sentire presente nel suo mondo, nelle cose che fa, farmi sentire desiderata con piccoli gesti.
Il difetto principale è che a volte vede le cose un po' solo dal suo punto di vista senza mettersi al mio posto, lo capisco, devo anche ammettere che io sono parecchio complicata!”
Pregi e difetti di Chiara?
FILIPPO
“Ha come pregio quello di capire la situazione particolare che c'è alle gare, non mi fa paranoie perchè sono spesso lontano e questo è importante.
Difetto? Se ha un idea è ferma sulle sue posizioni e per fargliela cambiare bisogna ragionare un attimo.”
CHIARA
“Sono abbastanza impulsiva, testarda, spesso devo sbattere la testa per capire una cosa.
Come pregi penso di essere sempre presente, non gli ho mai fatto pesare qualcosa che riguardi il suo sport.”
In un occasione Chiara e Filippo sono usciti insieme per andarsi ad allenare, sentiamo com'è andata dalle voci dei due protagonisti.
FILIPPO
“Lei mi faceva da seguidores, mi diceva le posizioni e teneva il tempo, quando esci con amici o amiche normalmente rimangono impressionati dalle zone che affronto, Chiara invece non rimaneva impressionata e magari mi diceva -
CHIARA
“L'ho seguito a piedi, quel giorno mi ha fatto piacere rendermi utile, cercavo di indicargli una traiettoria, stando però attenta a non sbagliare nel consigliarlo ed anche in quella occasione la tensione era alta.”
Termina con questo aneddoto un intervista atipica di Filippo Locca.