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7 Gennaio 2016
Quando la passione...
Maurizio Diemmi da più di trent'anni vincente
Il tempo scorre ma c’è chi è riuscito a fermarlo o almeno a rallentarlo.
Non stiamo parlando di stregoni o di chimici che con strane alchimie hanno trovato l’elisir di lunga vita.
PASSIONE, in questa parola troviamo un rimedio allo scorrere del tempo.
C’è un ragazzo in provincia di Parma che da tre decenni vince nei trofei monomarca, “lo specialista”, così lo abbiamo soprannominato.
“Lo specialista” all’anagrafe è registrato come Maurizio Diemmi, classe 1965, pilota che negli anni novanta rappresentò uno delle colonne della Junior nel tricolore, oltre ad essere una presenza fissa sul gradino più alto del podio di diverse edizioni dei trofei monomarca.
Dopo tanti anni in piedi sulle pedane a Rignano sull’Arno ha sferrato l'ennesima zampata, andando a vincere l’ultimo appuntamento del Masters Beta nella TR3.
Maurizio sei lo specialista dei monomarca, raccontaci come ti sei avvicinato al trial.
“Ho cominciato nel 1981, dopo che un amico di mio fratello Alberto aveva acquistato la moto da trial.
Dopo alcuni mesi mio fratello acquistò a sua volta una moto identica, il Montesa 348 e così provai la moto da trial.
Erano gli anni in cui al Motor Show di Bologna si svolgeva una gara indoor esibizione con i piloti più importanti.
Ricordo che nel 1981 erano presenti Lejeune, Adamoli, Baldini, Canobbio, Galeazzi, Chiaberto e se non ricordo male anche Berlatier.
Alla fine di quella prova, lo speaker Giulio Mauri invitò uno del pubblico a sfidare i campioni in una prova di surplace con la moto spenta.
Io ho alzato la mano prontamente e così con mio fratello ci siamo ritrovati in mezzo a loro e uno alla volta li ho eliminati andando a vincere!
Abitando in città non avevamo zone per allenarci vicino, così con Alberto ci sfidavamo in gare di surplace in garage e in quell'occasione eravamo allenati! (scoppia a ridere di gusto).”
E i piloti presenti come reagirono?
“Non erano molto contenti... mi ricordo che Giulio Mauri pronunciò il mio nome al microfono, un'emozione incredibile.”
Poi iniziarono le prime gare...
“Nel 1982 cominciai a partecipare a qualche gara sociale e nel 1983 staccai la prima licenza partecipando al regionale emiliano nella Cadetti 125 con la Montesa, vincendolo.
Nel 1984 passai nella Cadetti Oltre con il Montesa 242, corsi anche nel Campionato Italiano chiudendo in settima posizione , terminando con un secondo e due quarti posti come migliori risultati.”
Poi iniziarono i trofei monomarca, con Fantic, Beta e Aprilia che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta organizzavano gare per i loro piloti.
“Il primo monomarca a cui partecipai fu quello Aprilia nel 1989, andando a vincere la classe A (l'equivalente della TR2 attuale) nel 1990 e 91.
Ricordo con piacere il 1991, in quella stagione corsi la prova del Mondiale in Italia di Cervinia e vinsi anche una prova di Campionato Italiano superando agli zeri Alessandro Chiappa.”
Quali moto hai guidato?
Dopo Montesa, passai all'Aprilia dal 1988 al 1994, a seguire Gas Gas, Sherco ed infine Beta.”
Quanti titoli regionali hai vinto?
“Non mi ricordo perchè non ho uno storico degli anni 80 e 90 ma credo una quindicina.”
Dopo 27 anni a Rignano sull’Arno hai festeggiato un successo conquistato davanti a molti ragazzi che nel 1989 non erano nemmeno nati, cosa ti stimola ancora a partecipare alle gare dopo così tanti anni?
“La passione che cresce di anno in anno!
Mi piace partecipare alle gare, confrontarmi con gli altri piloti, mi piace l’ambiente delle gare.
Ho alcuni amici che sono più bravi di me, ma che non amano partecipare alle gare, perché non provano soddisfazione a farle.
Trovo che la gara sia come il sale su una pietanza, da quel gusto in più, non mi piace andare in moto per i sentieri, mentre la gara mi da quel sapore in più.”
Qual è il terreno che preferisci?
“Ovviamente pietre asciutte anche se il trial prevede molteplici situazioni come quella di Rignano ,dove si è corso in buona parte con la pioggia.
Quanti allenamenti alla settimana?
“L’ultimo allenamento prima del Masters di Rignano l’ho fatto nella prova precedente del monomarca…sarà stata la voglia di andare in moto che mi ha portato a questo risultato! (scoppia nuovamente a ridere)”
Il trial è una passione e nella vita di tutti i giorni di cosa ti occupi?
“Durante la settimana e al sabato mattina lavoro come responsabile in un’azienda metalmeccanica ed ovviamente per 9-
Nel 2016?
“Sarò ancora al via del Masters Beta e nel regionale.
Il campionato italiano richiede ore d’allenamento e non posso partire il sabato mattina, inoltre il tempo libero mi piace dedicarlo a mia figlia di dieci anni.”
Ringraziamenti
“l’AM Crociati Parma club a cui sono affiliato fin dalla fondazione (prima era iscritto al Taro Trial ndr), la Fratelli Guazzi, azienda dove lavoro, l’Officina Meccanica Leoni e Pura Srl, aziende che operano nel settore metalmeccanico nel parmense.”
Lo specialista sarà ancora della partita nel 2016... ragazzi allenatevi!
Foto
Archivio Maurizio Diemmi
Foto con Beta Valeri Christian