Ruote in Carbonio - INFOTRIAL

Vai ai contenuti

Menu principale:

Ruote in Carbonio

Le moto e i test > Italiano
 


 

28 Novembre 2013


Peso piuma, test ruote il fibra di carbonio by DDM

 
 
 
 

Nelle schede di presentazione delle moto supersportive, spesso appare alleggerimento dei cerchi ruota.

Questo particolare in velocità riesce a far abbassare i tempi sul giro e a migliorare l’agilità del mezzo grazie alla riduzione dell’effetto giroscopico.
Ma cosa cambierà se un cerchio alleggerito viene adottato nel trial?

 
 

Aumenterà semplicemente la sensazione di leggerezza e sarà più facile spostare, oppure i benefici non si limiteranno solamente a questo?

Inoltre il carbonio può reggere il confronto con l’alluminio in un impiego gravoso come quello fuoristrada?

In occasione del Test delle Sherco 2014 la presenza di Daniele Demaria ci ha permesso di scoprire i nuovi cerchi in carbonio con mozzo speciale e raggi in titanio prodotti dalla DDM, brand della WTC.

Per comprendere al meglio le caratteristiche, questi hanno preso il posto di quelli originali montati sulla 305 oggetto del test che potete leggere qui.

Il risparmio di peso è quantificabile in 3350 grammi per le due ruote.

 
 

Scopriamo attraverso la presentazione di Demaria le carbon wheels.

“Le ruote in carbonio permettono una riduzione importante di peso, la differenza più importante è la diminuzione dell’effetto giroscopico della ruota posteriore che fornisce trazione, migliora la fase del lancio nelle partenze da fermo e riduce lo spazio d’arresto, più la ruota e leggera e più è facile lanciare e frenare la ruota.

Il cerchio anteriore è studiato per funzionare senza camera d’aria evitando che la ruota stalloni (la versione in alluminio prevede l’utilizzo di una camera d’aria da 650 grammi n.d.r), permettendo di tornare a casa anche se si fora.

Il raggio ad X garantisce una maggior stabilità, anche se è più alta la probabilità di toccarlo (con solo 1,50 euro si sostituisce), questa soluzione permette di preservare il cerchio, per sostituire il raggio è necessario stallonare lo pneumatico, mentre con il cerchio tradizionale la rottura del raggio, il nipples potrebbe forare la camera d’aria.

Le caratteristiche meccaniche di un cerchio in alluminio prevedono un carico di 30 kg per mm quadrato, con la fibra di carbonio si passa a 250 kg, utilizzando gli stessi spessori del modello in alluminio si ha un cerchio sovradimensionato, addirittura la parte centrale del cerchio non ospitando i raggi non lavora e si potrebbe scendere dai 5 mm ad 1 mm di spessore, i raggi in titanio hanno una buona elasticità e reggono carichi di 120 kg per ogni millimento quadro, è un prodotto che va compreso visto le numerose innovazioni.

L’effetto dinamico della ruota posteriore è stupefacente, per il rendimento della sospensione posteriore che risente meno del peso, unendo questo prodotto ad una gomma dedicata più leggera il salto di qualità è maggiore”

 
 

Ed ecco ora le nostre impressioni di guida.

La prima cosa che balza all’occhio è la particolare raggiatura di queste ruote, questa singolarità rende riconoscibili anche da lontano i cerchi della WTC.

I raggi invece che convergere verso la parte centrale del cerchio vengono fissati lateralmente, questa soluzione permette di guadagnare stabilità, la trama del Carbonio viene protetta da una verniciatura trasparente che lascia in bella vista la fibra, completa questo prodotto esclusivo il mozzo ricavato dal pieno anodizzato nero.

Restando in surplace senza nemmeno avviare il propulsore si scopre come sia realmente più facile mantenere l’equilibrio.

Avviato il propulsore provando a sollevare la ruota anteriore la riduzione di peso è avvertibile, inoltre superato un certo angolo l’anteriore rimane alto in maniera naturale.

Al retrotreno quella sensazione di maggior peso di Sherco, dovuto alla presenza del serbatoio viene annullato.

 
 

Nelle curve in salita ed in discesa la moto gira con maggior facilità, anche in condizioni di terreno friabile il margine, prima che l’anteriore perda aderenza è più elevato, nelle volee la moto risulta più agile e gira con naturalezza, anche se bisogna fare i conti con un avantreno più leggero che sulle prime spiazza il pilota.

Affrontando i primi gradini la ruota batte sull’ostacolo una decina di centimetri più in alto di dove vorremmo che toccasse, la differente massa richiede minore forza e l’energia che diamo al manubrio per sollevare l’anteriore, unita alla rotazione del comando gas è superiore a quella necessaria.

In un gradino netto con uscita da affrontare a ruota alta, è incredibile con quanta facilità l’anteriore non tenda a cadere ma, ci permetta di atterrare almeno 20 cm più avanti!

 
 

Anzi nel primo passaggio si rimane spiazzati perché l’anteriore continua a salire quando con il cerchio tradizionale comincia a far sentire i kg in più.

Passando ad una serie di tre gradini in sequenza, alla maggior leggerezza dell’anteriore si somma il minor effetto giroscopico del posteriore, dobbiamo fare tre tentativi prima di superarli nella maniera corretta, visto che siamo sempre lunghi!

Le partenze da fermo sotto i gradini esaltano le caratteristiche della ruota posteriore, il posteriore sale maggiormente permettendo di arrivare in cima all’ostacolo con minor sforzo.

Scendendo da un gradino a spigolo vivo proviamo ad allungare con l’anteriore e…. siamo lunghi!

La minor massa fa cadere l’anteriore dopo il punto dove toccherebbe il terreno la ruota con cerchio tradizionale.

 
 

Ma la situazione in cui la leggerezza del carbonio viene esaltata è negli stacchi da fermo, in un gradino vuoto sotto, dove serve una perfetta coordinazione tra corpo e sospensioni la moto decolla, lasciandoci spiazzati per com’è stato facile salire!

Ovviamente anche le sospensioni reagiscono in maniera differente, risultando leggermente più reattive, soprattutto nella fase d’estensione, per questo qualche piccolo intervento sui registi potrebbe essere utile con i cerchi in carbonio, se si predilige un setting meno libero.

In definitiva possiamo affermare che il lavoro svolto da Demaria è oltre che innovativo molto interessante, l’utilizzatore però impiegherà qualche ora per modificare alcune abitudini adottando una guida più soft, che utilizzi meno forza e gas, permettendo di arrivare a fine gara meno provati.
Tanta esclusività però richiede un contributo economico che è quantificabile in 3129 euro iva compresa.


Per chi fosse interessato all’acquisto della Sherco special su base Cabestany 2013 (vedi scheda caratteristiche qui sotto) la cifra che WTC richiede è di 8500 euro, se invece si rinuncia ai cerchi in carbonio, optando per quelli in alluminio speciali prodotti dalla WTC, il prezzo scende a 7500 ed il peso del mezzo passa dai 63,6 ai 64,6 kg.

Inoltre WTC prevede anche altre soluzioni che si possono trovare sul sito http://www.vitititaniowtc.com

 
 

SHERCO 2013 300 CC CABESTANY  


Peso Originale KG 70.80
Peso modello speciale WTC Kg.63,60    RIDUZIONE PESO 7,20 Kg.

Modifiche :

-Ruote In fibra Di Carbonio Con Mozzi Ricavati Dal Pieno e Raggi in Titanio
-Integrale Bulloneria Ergal / Titanio
-Manubrio In fibra Di Carbonio
-Pompe Freno Hope
-Tubi Freno Magliati in Fibra Di Carbonio Con Raccordi Ergal
-Dischi Freno Alleggeriti
-Pignone Titanio
-Catena Titanio Integrale
-Riparo Serbatoio Filtro in Fibra Di Carbonio
-Riparo Terminale Di Scarico in Fibra Di Carbonio
-Ripari Telaio in Fibra Di Carbonio
-Piastra Paramotore in Fibra Di Carbonio
-Pipetta Candela Alleggerita

 
 
 

























 
Torna ai contenuti | Torna al menu