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19 Aprile 2013
Scorpa SR by Four Stroke Racing
Fortemente inclinato, questa la caratteristica dei primi monoammortizzatori.
La sospensione posteriore negli anni ha visto i costruttori presentare varie soluzioni, nel trial però l’unità ammortizzante si trova in posizione praticamente verticale unita al forcellone attraverso una serie di biellismi utili a dare la progressione.
E’ quindi questa la migliore soluzione?
Secondo Scorpa no, infatti la casa di Ales dal 2001 ha continuato a sviluppare la soluzione con ammortizzatore fortemente inclinato e privo di biellismi.
Presentata nel 2001con motore Yamaha, la SY sostituì la Easy (motore Rotax, caratterizzata già da una linea molto snella) prendendo parte al mondiale con piloti del calibro di Marc Freixa e Taddy Blazusiak, ottenendo risultati di tutto rispetto.
Nel 2013 la Sr presenta le stesse sovrastrutture di allora ma a seguito dell’acquisizione di Sherco, il propulsore Yamaha è stato sostituito con quello spagnolo (versione presente fino al 2010) e la forcella Ceriani, queste soluzioni hanno permesso di produrre una moto con un prezzo su strada di 6000 euro.
Per provare la Scorpa abbiamo scelto una location conosciuta per avere un valido riferimento e verificare pregi e difetti della moto francese, così abbiamo affrontato sezioni con salite e discese su tufo, sottobosco e pietre.
La moto messa a disposizione dalla concessionaria Four Stroke Racing di Genova presenta alcune modifiche di dettaglio operate dal titolare Diego Barbato, trialista praticante, utili ad assecondare i gusti del proprietario.
L’impianto frenante anteriore vede la sostituzione della pompa freno Ajp (attacco posteriore) con quella sempre dello stesso costruttore ma con uscita laterale e tubo in kevlar della Frentubo, scelta operata per rendere più precisa e modulabile la frenata, le pedane sostituite con quelle della Jitsie dotate di chiodini in acciaio, la forcella è stata ammorbidita lavorando sui registri, una griglia in alluminio prodotta artigianalmente da Barbato serve a nascondere e proteggere la centralina, sfiato serbatoio e protezioni con pellicola in carbonio completano la lista delle modifiche.
Il lavoro di personalizzazione è però al suo primo stadio evolutivo, in cantiere vi sono la sostituzione della girante pompa dell’acqua, utile a rendere più costante la temperatura del propulsore e lo scarico completo in titanio con silenziatore (più lungo) in alluminio che toglie qualche etto rendendo più corposa l’erogazione.
Leve e comandi non differiscono come posizionamento dalle altre trial, l’avvio avviene al primo colpo di kick starter, il sound di scarico è contenuto, innestata la marcia ritroviamo le caratteristiche del propulsore Sherco, un unità caratterizzata da un erogazione tipicamente spagnola, morbida e con un buon allungo ma non potentissimo come le unità Gas Gas e Beta, la frizione non presenta segni di trascinamento o stacchi anomali anche se nella moto in prova la regolazione è molto vicino al manubrio, il cambio non presenta una corsa elevata anche se non morbidissimo negli innesti.
Il peso complessivo della moto indicato in 70 kg (a secco) vede un anteriore piuttosto caricato che ci fa sentire soprattutto nelle manovre da fermo ed in particolar modo negli spostamenti, questa sensazione viene amplificata dalla particolare sospensione posteriore che sembra spingere leggermente in avanti.
La sospensione posteriore ci incuriosisce particolarmente, nella prima parte del test ci troviamo in un area caratterizzata da salite, discese e contropendenze su tufo ancora umido dopo le piogge dell’ultimo periodo, qui la Scorpa ci stupisce, nelle salite più ripide la trazione non viene mai a mancare merito del mono Sachs inclinato che inoltre limita l’impennata, mentre nelle curve e contropendenze la SR si fa condurre senza fatica permettendo di recuperare eventuali errori.
Spostandoci in un area con pietre scopriamo quanto sia efficace la soluzione con mono inclinato negli ostacoli in sequenza di piccole dimensioni, infatti in una serie di quattro pietre ci ritroviamo in cima senza accorgercene, di contro negli stacchi e in gradini di medie e grandi dimensioni fatichiamo maggiormente, infatti abituati al mono verticale negli ostacoli da fermo la moto presenta sempre una leggera spinta in avanti che richiede un po’ di assuefazione, in questi ostacoli il Sachs risulta meno reattivo di altre unità.
Passando alla forcella la Ceriani priva del riporto superficiale nero che fa lievitare il prezzo, questa è apparsa molto morbida (il proprietario l’ha ammorbidita n.d.r), meno scorrevole rispetto ad altre unità e poco reattiva, su quest’ultimo punto però vogliamo segnalare che la moto aveva non più di quattro ore di utilizzo.
Alla voce freni ritroviamo l’impianto Ajp, caratterizzato da una rapporto qualità prestazioni buono; costante anche nelle frenate più difficili rappresenta uno standard del trial, il tubo in kevlar poi permette di eliminare l’effetto molla rendendo la frenata molto più precisa.
Un mezzo quello offerto da Scorpa che soddisfa le richieste dell’appassionato con un mezzo facile da condurre, dalle reazioni prevedibili che permette di recuperare gli errori anche quando si è stanchi, per il pilota dalla tr3 in su alcuni lavori per migliorare le performance sono da mettere in preventivo ma il prezzo inferiore di almeno 500 euro rispetto alle concorrenti non è cosa da poco.
Vi segnaliamo infine che la versione da noi provata ha un prezzo di 6200 euro la Four Stroke Racing inoltre prevede un pacchetto completo con pedane, personalizzazione sospensioni, pompa acqua e scarico completo a 6800 euro prezzo chiavi in mano.
Foto e testo Christian Valeri (per le foto dinamiche si ringrazia Massimo Curletto)
Tester Christian Valeri
SCHEDA TECNICA
Motore 2 tempi
Cilindrata 272 cc
Alesaggio 76 mm
Corsa 60 mm
Alimentazione Dell'Orto PHPL ø26
Raffreddamento Liquido
Avviamento Kick starter
Trasmissione 5 marce
Frizione Multi-
Accensione Leonelli
Telaio Monotrave a bretelle discendenti in acciaio al cromo-
Capacità serbatoio 2,6 LT. Nylon
Disco freno anteriore Braking 182mm
Pinza freno anteriore AJP 4 pistoncini
Disco freno posteriore Braking 150mm
Pinza freno posteriore AJP 2 pistoncini
Sospensione anteriore Forcella CERIANI 38 mm, pluriregolabile. Deb : 177mm
Sospensione posteriore Mono ammortizzatore SACHS regolabile. Deb : 165mm
Cerchio anteriore MORAD 1.60 x 21
Cerchio posteriore MORAD con costa 2.15 x 18
Peso 70 kg
Interasse 1330 mm
Altezza da terra 320 mm
Altezza culla 665 mm