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16 Dicembre 2016
Test
Scorpa Sc 300 vs Sherco ST 300 2017
Un solo proprietario, Marc Teissier e due moto simili al primo colpo d’occhio ma con caratteri diversi.
Scorpa e Sherco, trial prodotte nello stesso stabilimento che abbiamo confrontato in questo flash test, slittato a causa dei malanni di stagione e svoltosi su ostacoli artificiali a Mongiardino Ligure.
Scorpa con il suo vivace telaio arancione è giunta alla terza edizione, mentre Sherco ha debuttato con il nuovo telaio verniciato in elegante blu dodici mesi fa.
Novità 2017 per entrambe le moto quella dell’introduzione della frizione a diaframma, soluzione lanciata nel trial da Gas Gas che sta diventando uno standard per le moto da trial.
La modifica della frizione ha portato i tecnici a lavorare sull’attuatore, sulla trasmissione primaria con adeguamento del rapporto di trasmissione finale (inedita corona da 44 denti) ed infine anche la centralina elettronica ha nuove mappature.
Scelte differenti per quel che riguarda le casse filtro (diverse nella forma e volumi), serbatoio rialzato nella Scorpa e piatto Sherco, forcelle (Marzocchi con canne in alluminio su Scorpa da 40 mm, Tech da 39 mm in acciaio su Sherco), alcune quote ciclistiche e telai.
Sherco ha una struttura completamente chiusa composta da tubi con piastre d'acciaio e bretelle di supporto motore a C al posto degli scatolati della cugina Scorpa, presenta un puntale di irrigidimento (non presente sulla orange) tra le bretelle del motore e il trave discendente, la zona intorno al canotto di sterzo è chiusa invece che presentare piccole finestre.
Infine diverse scelte per ciò che concerne gli pneumatici con Scorpa che adotta le coperture Michelin (X11 al posteriore) mentre Sherco viene consegnata con le Dunlop D 803.
Arancio a caratterizzare la Scorpa che ora vede stickers neri con fregi bianchi (che riprendono il colore dei gambali delle forcelle Marzocchi e dei mozzi ruota) che vanno a proteggere le plastiche a base nera.
Sherco invece conserva una livrea elegantemente basata sull'accostamento del telaio blu a plastiche nere con stickers a base blu e particolari giallo fluo, bianco, grigio; a completare un armonioso abbinamento contribuiscono i mozzi bianchi con i cerchi nero opaco.
Grazie a Chicco Molteni e Renato Chiaberto, rispettivamente importatori Scorpa e Sherco per l'Italia abbiamo potuto organizzare questa prova che, ha visto interessati direttamente anche Diego Barbato (a sinistra) della concessionaria Four Stroke di Genova ed il Vittorio Pugliese delTeam PJR (a destra).
I propulsori hanno mantenuto le misure vitali della precedente versione, presentano due nuove mappature studiate per funzionare al meglio con la nuova trasmissione primaria e la frizione con molla a tazza.
Le moto oggetto del test erano appena arrivate dalla casa madre ed erano ancora da rodare.
Per verificare le differenze tra i la ST e SR abbiamo affrontato gli stessi ostacoli alternandoci alla guida.
Come già verificato con le MY 2016 particolare attenzione è stata data a tutte le parti maggiormente soggette all'usura da sfregamento, per questo sul forcellone, nei fianchi del telaio e in alcune parti delle plastiche troviamo stickers ad alta resistenza in Texture prodotte dalla italiana Blackbird.
Passando ad un analisi più tecnica le Scorpa e Sherco 2017 adottano il comando acceleratore Domino a corsa rapida (colore bianco con guaina che passa attraverso un foro nel telaio nella Sherco, mentre Scorpa attraverso la feritoia del telaio), manubrio senza traversino, impianto di scarico smontabile per sostituire il materiale fonoassorbente, prodotti da Oxia, carburatore Keihin PWK da 28 mm che respira attraverso una cassa filtro con elemento in spugna ispezionabile attraverso un comodo sportello dotato di una vite a brugola, cerchi Morad con il posteriore dotato di costa di rinforzo dove vengono fissati i raggi, utile ad eliminare il problema della perdita di pressione del pneumatico.
Come già anticipato le coperture Dunlop (D 803 FGP 80 100 21 all’anteriore e 120 100 18 D 803 GP al retrotreno) sono montate su Sherco mentre Sherco adotta Michelin con la Trial Competition all’anteriore e X11 al posteriore, forcella Tech con canne in acciaio da 39mm su Sherco, Marzocchi da 40 mm con canne in alluminio su Scorpa che lavorano in simbiosi con l’ammortizzatore R16V (montato su leveraggi ricavati dal pieno ed anodizzati oro), pedane arretrate pressofuse in alluminio, pulsante di spegnimento posto sul manubrio ed interruttore per l’accensione delle luci protetto dalla mascherina portafaro.
Protetto e comodo da raggiungere il selettore delle mappature (2) sito in posizione protetta sul telaio in zona sterzo con adesivo nuvola con pioggia e sole ad indicare la tipologia di erogazione.
Confermati su entrambe le moto gli impianti Braktec.
All’anteriore Scorpa e Sherco hanno optato per una pinza Braktec a quattro pistoncini, scomponibile per le operazioni di manutenzione, tubo in treccia metallica, utile a mantenere costante e precisa la frenata anche nelle condizioni più gravose il tutto “stimolato” da una pompa sempre Braktec.
Posteriormente sempre impianto Braktek con pinza a due pistoncini protetta dal forcellone.
Dischi serrati da pastiglie Galfer della serie rossa.
L'avvio del propulsore avviene con facilità dando la classica scalciata ad una leva che non permette allo stivale di scivolare, anche quando la suola è sporca di terra o bagnata, il sound di scarico è ampiamente dentro i limiti.
Fin dai primi metri ci si accorge delle differenze tra le due moto, nonostante le sospensioni siano ancora da rodare, la Scorpa appare più caricata all’anteriore e stabile della Sherco che appare più “cavalletta” rimanendo sempre molto facile ed intuitiva da condurre.
Iniziando con la mappatura soft si ritrovano quelle caratteristiche tipiche delle unità spagnole, quindi erogazione lineare senza picchi di potenza capace di aiutare il pilota in condizioni di scarsa aderenza con la Scorpa che si fa sentire maggiormente a livello di aspirazione.
Dopo alcuni passaggi optiamo per la mappatura hard (a moto spenta) e ripartendo notiamo subito una erogazione più corposa per entrambe le moto.
Il motore prende i giri più velocemente, la prima marcia permette di affrontare molti passaggi, cresce l'allungo, con la Scorpa che appare leggermente più performante sotto questo aspetto, mentre la seconda è una marcia che permette di affrontare praticamente il 90% dei passaggi.
Queste sensazioni però sono da rivedere dopo alcune ore di utilizzo visto che, i propulsori iniziano a dare il meglio dopo alcune ore di utilizzo.
Con la “hard” abbiamo notato una carburazione perfetta ed una fumosità allo scarico inesistente.
Con la soft ai regimi più elevati appariva leggermente magra.
Con entrambe le moto la marcia ideale è la seconda, che si tratti di curve con ripartenze a basso regime o stacchi da fermo, questo rapporto permette di affrontare moltissimi passaggi senza nessun problema, per gli amanti dei passaggi guidati invece la prima è il rapporto che fa dimenticare della frizione.
Apprezzabile il lavoro svolto dai tecnici sull’impianto di scarico, la paratia isolante posta sullo scarico, unite alle modifiche per diminuire le temperature di lavoro fanno si che il pilota non avverta il calore di questo componente.
La frizione importante modifica introdotta in queste versioni 2017 di Scorpa e Sherco sono state adottate per rendere stabile e preciso il funzionamento anche in condizioni gravose, risultato centrato appieno visto che, non abbiamo riscontrato segni di trascinamento ne tantomeno slittamento nei rapporti più lunghi anche dopo numerose “torture”, il carico alla leva rispetto ai modelli 2016 è però superiore, una scelta dettata dal mercato che, richiede frizioni sempre più performanti.
Entrambi gli importatori però hanno a catalogo soluzioni con petali diversi che, rendono meno scattante la frizione oltre a ridurre al carico alla leva.
Le ciclistiche di Scorpa e Sherco perdonano eventuali errori di guida, nelle curve con entrambe le ruote a terra però il feeling è superiore con Scorpa (merito delle diverse geometrie con un maggior carico anteriore) mentre in quelle aeree Sherco è un poco più agile.
Sincere le sensazioni sugli ostacoli e anche quando è necessario staccare con entrambe le ruote.
Le moto in prova erano nuove quindi ancora legate a livello di sospensioni e il giudizio dovrebbe essere rivisto dopo alcune ore, inoltre le coperture scelte hanno caratteristiche diverse (Dunlop è più morbida di carcassa mentre Michelin richiede un minimo di rodaggio).
La forcella della Sherco è una Tech con steli da 39 mm con canne cromate in acciaio, dotata di una buona scorrevolezza e reattività fin da nuova, buono anche il comportamento nei fine corsa con quella sensazione di avere una sorta di “cuscinetto” che smorza anche gli atterraggi più duri.
La Marzocchi adottata da Scorpa ha canne da 40 mm in alluminio e da nuova appare legata e poco reattiva, dopo alcuni passaggi nei quali abbiamo volutamente mandato a pacco la forcella il feeling è aumentato risultando poi più scorrevole e reattiva, lineare nel funzionamento ha una buona capacità di smorzamento sul fine corsa.
Identica soluzione al retrotreno; una sospensione R16V che vanta una miglior capacità di assorbimento garantendo buona trazione e spinta, con la Sherco che presenta un setting più libero e reattivo.
Modulabilità e precisione sono i pregi degli impianti Braktec adottati da Scorpa e Sherco che adottano ora una nuova pompa anteriore che migliora la sensibilità.
Costanti nel funzionamento garantiscono un’ottima potenza frenante, anche quando si incontra acqua e fango, inoltre garantiscono già ottime performance durante la fase di rodaggio, soprattutto all’anteriore.
Conclusioni.
Mantengono le caratteristiche di moto facili le Scorpa e Sherco 2017.
Ottime per il neofita come per il pilota presentano caratteristiche diverse.
Per chi è indeciso tra le due consigliamo di provarle entrambe e di trarre le proprie conclusioni in base al proprio stile di guida, esigenze e perché no anche scelta cromatica.
Ci è piaciuta la soluzione del parafango posteriore corto (stile gas gas) fissato in tre punti che, sostituendo due viti con fascette di plastica rende questo particolare quasi indistruttibile.
Abbiamo notato il nuovo passaggio del tubo frizione che nelle model year 2016 intralciava il rubinetto della benzina.
Discorso inverso per la corona che, con 44 denti, è più soggetta ad urti e le ampie finestre di alleggerimento la rendono più fragile, ci chiediamo perché di serie per un componente inedito non si sia optato per una versione chiusa a norma FIM.
Come sempre nelle moto standard segnaliamo la mancanza dello spegnimento a bracciale, particolare obbligatorio in gara che gli acquirenti richiedono ancor prima di ritirare la moto.
Le due cilindrate proposte per gli over 18 sono le 250 e 300 cc.
La Scorpa ha i seguenti prezzi (al pubblico): 7190 e 7400 Euro, mentre Sherco (al pubblico) è proposta rispettivamente a 7174 e 7427 Euro.
IL VIDEO DELLA PROVA
DI SEGUITO TROVERETE COME SEMPRE LA SCHEDA TECNICA E PREZIOSI APPUNTI PER LA MANUTENZIONE
Si ringraziano Chicco Molteni e Renato Chiaberto importatori Scorpa e Sherco, Diego Barbato della Four Stroke Racing e Vittorio Pugliese del Team PJR
Sezione NMTT Motoclub della Superba
F&G Distribution per l'abbigliamento Mots Rider 2
Foto Riccardo Davico
SCHEDE TECNICHE SCORPA SC 300 e SHERCO ST 300 2017 (tra parentesi i dati Sherco differenti dalla Scorpa)
MOTORE Monocilindrico 2T
CILINDRATA 294,1 cc
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO a liquido
ALESAGGIO e CORSA MOTORE 79 x 60 mm
ALIMENTAZIONE Carburatore Keihin PWK 28
ACCENSIONE elettronica digitale Hidria con doppia mappatura
FRIZIONE A comando idraulico in bagno d'olio a diaframma
CAMBIO 5 marce
LUBRIFICAZIONE Miscela olio benzina 1,5% olio 100% sintetico
OLIO CAMBIO 550 cc
TELAIO In acciaio al cromo -
SOSPENSIONE ANTERIORE SCORPA Forcella Marzocchi 40 mm regolabile in compressione ed estensione corsa 165 mm
(SOSPENSIONE ANTERIORE SHERCO Forcella Tech 39 mm regolabile in compressione ed estensione corsa 175 mm)
SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore regolabile in estensione e precarico molla R16V 175 mm
FRENO ANTERIORE Disco 185 mm flottante, pinza a 4 pistoncini
FRENO POSTERIORE Disco 145 mm, pinza de 2 pistoncini
RUOTA ANTERIORE SCORPA Michelin Trial Competition 2.75 21 (RUOTA ANTERIORE SHERCO Dunlop D 803 FGP 80 100 21)
RUOTA POSTERIORE SCORPA Michelin X11 4.00 18 tubeless (RUOTA POSTERIORE Dunlop D 803 GP 120 100 18 tubeless)
LEVA AVVIAMENTO alluminio forgiato
SCORPA e SHERCO 2017 Dimensioni
ALTEZZA minima da terra 310 mm
INTERASSE 1.322 mm
ALTEZZA SELLA SCORPA 646 mm (ALTEZZA SELLA SHERCO 685 mm)
CAPACITA’ SERBATOIO SCORPA 2,6 l (CAPACITA’ SERBATOIO SHERCO 2,4 l)
PESO
SCORPA 68,5 kg SHERCO 68 Kg
SCORPA SC 300 e SHERCO ST 300 2017 Tarature e info test
Temperatura 3 °C, altezza 500 mt S.l.m nebbia e pioggia leggera
Pressione pneumatici Dunlop Anteriore 0,45 bar , Posteriore 0,35 bar
TARATURE SOSPENSIONI
Forcella (Marzocchi 40 mm) SCORPA
Registro aperto di 10 clic in compressione da registro tutto chiuso
Registro aperto di 10 clic in estensione da registro tutto chiuso
Precarico molla tutto svitato (precarico della molla naturale)
Forcella (Tech 39 mm) SHERCO
Estensione Registro chiuso 22 clic da registro tutto aperto
Compressione Avvitare di 8 giri da registro tutto svitato
Ammortizzatore posteriore R16V
Registro estensione da tutto chiuso svitare 2 giri
Precarico molla 126 mm valore riferito alla lunghezza della molla
Molla standard 6,8 k
TARATURE CARBURATORE
KEIHIN PWK 28
Getto minimo 45
Getto massimo 125
Valvola gas 4
Spillo JJH su 3 tacca a partire dal basso
Vite aria aperta da 1 giro a 1 giro e ½