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21 Novembre 2013
Test Sherco 125 e 305 2014
Fino a pochi anni fa la moto da trial vedeva il serbatoio del carburante posizionato sopra al propulsore e la cassa filtro sita in zona pedane.
Nel 2010 Sherco ha invertito la posizione del serbatoio e cassa filtro, con il fine di posizionare il carburante il più possibile vicino al baricentro, è nata così una moto dalla linea inedita.
Sopra il propulsore lo spazio abbonda e la sottile cassa filtro contribuisce a rendere ancora più filante la parte anteriore, esaltata ulteriormente con l’introduzione del telaio colorato di giallo dal modello 2013.
Grazie all’importatore Planet Trial abbiamo potuto confrontare le Model Year 2014 nelle cilindrate 300 e 125, la presenza poi di Alex Mondo direttore sportivo del Team Rabino Sport Sherco Italia ci ha permesso di provare la versione 2013 preparata per la Tr1, un mezzo questo, dotato di particolari speciali studiati da Daniele Demaria e Giuseppe Brusatin (meglio noto come Jo Jo), utili ad accrescere le performance del mezzo.
Purtroppo una fitta nebbia dopo giornate di sole e clima con temperature miti ha caratterizzato la prova, questa situazione ci ha però permesso di valutare il funzionamento anche condizioni ambientali particolari per il rendimento del motore.
Novità principale della prossima stagione per Sherco è la 125, un mezzo completamente rinnovato nel propulsore, con nuove misure di alesaggio e corsa (54 x 54 mm contro i 56 x 50,7 mm della 2013) unito ad un inedito impianto di scarico, utile ad ottenere un sensibile aumento dei valori di potenza (+ 1,5 Cv) e coppia (+ 20%).
Sherco si fa notare subito per la particolare colorazione, spicca il giallo del telaio e mozzi ruota che contribuiscono ad esaltare le linee della moto, le nuove sovrastrutture a base nera con adesivi ad alta resistenza e alcuni particolari in grigio scuro contribuiscono a donare alla Sherco un look molto racing.
Sherco adotta in entrambe le cilindrate il comando acceleratore Domino a corsa rapida (colore bianco), manubrio senza traversino, il nuovo impianto di scarico, finalmente smontabile per sostituire il materiale fonoassorbente, prodotti da Oxia, il carburatore Keihin PWK da 28 mm, cerchi Morad con il posteriore dotato di costa di rinforzo dove vengono fissati i raggi, utile ad eliminare il problema della perdita di pressione del pneumatico e coperture Michelin X11, forcella Tech con canne da 39mm che lavora in simbiosi con l’ ammortizzatore R16V e pedane pressofuse in alluminio, pulsante di spegnimento posto sul manubrio ed interruttore per l’accensione delle luci protetto dalla mascherina portafaro.
Discorso a parte per il capitolo freni, le moto oggetto del test erano dotate di impianti Formula, mentre nelle moto entrate in produzione sono stati sostituiti con impianti Braketech.
Per testare le Sherco abbiamo scelto una location ricca di pietre e sottobosco.
Passiamo ora all’analisi dei mezzi confrontando la 125 e la 305.
In entrambi i casi l’avvio del propulsore avviene con facilità dando la classica scalciata ad una leva che non permette allo stivale di scivolare anche in condizioni di terreno pesante, il sound di scarico è diverso a seconda della versione, la 305 fin dal primo istante rivela la maggior cubatura con una tonalità più cupa mentre leggermente inferiore è la tono della 125.
Partendo con la 125 ci accorgiamo subito del bilanciamento particolare di Sherco, la presenza del serbatoio tra le gambe necessita di un minimo di assuefazione, l’anteriore risulta più leggero rispetto alle altre moto.
Nonostante la piccola cilindrata ed il nostro peso superiore (almeno una decina di chili) rispetto ai giovani ai quali è dedicata la Sherco 125, il motore solo nella prima parte di erogazione rivela la piccola cilindrata, infatti quando si supera questa fase sembra di essere in sella ad un mezzo di cilindrata superiore, il motore gira forte e la potenza non manca, anche in seconda se il regime scende troppo non serve appendersi alla frizione e stimolandola leggermente, potenza e coppia ritornano a farsi sentire, questo in entrambe le mappature 1 (full power) e 0 più dolce.
Una vera sorpresa questa 125 per chi è abituato a mezzi di cilindrata più che doppia.
La 305 invece presenta caratteristiche tipiche delle Sherco, il propulsore sia in versione map 0 che 1 è morbido in avvio, non mette mai in difficoltà il pilota, coppia e la potenza crescono in maniera lineare con entrambe le mappature, questo fino ai 6000 giri, livello in cui la map 1 rivela la taratura più grintosa che permette un allungo superiore e potenza aggiuntiva.
La frizione modificata nella versione 2014, in entrambi i mezzi lavora senza incertezze, nessun segno di trascinamento anche se stressata, il carico alla leva risulta nella norma, studiate per ridurre il rischio di piegarle in caso di caduta, le leve presentano un sistema a snodo.
Passando alla parte ciclistica, invariata rispetto al modello 2013, sposa la soluzione monoculla sdoppiato in acciaio, facile da condurre perdona eventuali errori di guida, nelle curve con entrambe le ruote a terra ed in quelle aeree così come nei gradini e negli ostacoli in sequenza è sincera nelle reazioni.
Il particolare bilanciamento però si fa sentire soprattutto negli spostamenti, il peso leggermente più caricato sulla parte posteriore, rende semplice lo spostamento dell’ avantreno, permettere di uscire dagli ostacoli con la ruota anteriore più alta, un minimo di sforzo in più è richiesto per spostare il retrotreno.
Forcella Tech e mono R16V dal comportamento differente sulla 125 e 305, più morbidi e leggermente meno reattivi sulla piccola Sherco, essendo dedicate a piloti dal peso ridotto, l’avantreno risulta preciso, controllato in compressione ed estensione, durante il test (la moto aveva poche ore alle spalle) ha visto crescere la scorrevolezza.
Il mono garantisce trazione e risposte sincere ogni volta che viene chiamato in causa, oltre a fornire la necessaria spinta per superare gli ostacoli.
Stesso discorso per la 305, qui la taratura è più sostenuta, senza intaccare la precisione, la scorrevolezza è risultata fin dall’inizio leggermente superiore alla piccola Sherco, ciò e dovuto dal fatto che la moto testata aveva qualche decina di ore di utilizzo alle spalle, in entrambe le moto la frenatura in compressione rende morbidi gli atterraggi indurendosi negli ultimi millimetri di corsa.
Il mono spinge ed offre trazione lasciando il retrotreno più alto della 1.25, il feeling trasmesso al pilota è buono e permette di sentire ciò che si ha sotto le ruote, il finecorsa anche negli atterraggi più violenti non vede reazioni inaspettate.
Negli ostacoli in sequenza e nei gradini il setting di sospensioni, telaio e propulsore permettono di curare la posizione senza preoccuparsi di altro.
Come indicato ad inizio articolo i freni delle moto in oggetto erano quelli prodotti da Formula, all’anteriore è presente una pinza monoblocco a quattro pistoncini, scelta che permette di avere un complesso più rigido e preciso nel funzionamento, questo però rende la frenata più decisa e meno modulabile rispetto all’impianto Braketeck che reputiamo essere più indicato per la maggior parte degli utenti.
Al posteriore sempre Formula il fornitore con buona potenza e modulabilità.
In entrambe le ruote troviamo dischi freno asolati in modo da pulire la pista frenante anche in presenza di fango e acqua.
In conclusione possiamo affermare che le Sherco rappresentano due moto dalle caratteristiche che ben si sposano con il pilota neofita e con quello da zona, se poi volete sapere come funziona una Sherco racing, vi invitiamo a seguire infotrial.it, dove presto troverete il test della moto di Alex Mondo oltre a particolari studiati dalla coppia Demaria -
Ricordiamo infine che per avere nel proprio garage le Sherco l’assegno da staccare è di 6437 euro per la 125 e 7048 euro per la 305.
Abbigliamento Mots fornito da F&G Distribution
Stivali Alpinestars forniti da TrialShop
Foto e testo Christian Valeri
Tester Christian Valeri
SCHEDE TECNICHE (tra parentesi i dati della 125)
MOTORE Monocilindrico 2T
CILINDRATA 294,1 cc (123,6 cc)
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO a liquido
ALESAGGIO e CORSA MOTORE 79 x 60 mm (54 x 54 mm)
ALIMENTAZIONE Carburatore Keihin PWK 28
ACCENSIONE elettronica digitale Hidria con doppia mappatura
FRIZIONE A comando idraulico in bagno d'olio
CAMBIO 5 marce
LUBRIFICAZIONE Miscela olio benzina 1,5% olio 100% sintetico
TELAIO Monoculla sdoppiato in acciaio Cromo-
SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Tech 39 mm regolabile in compressione ed estensione corsa 165 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore regolabile in estensione e precarico molla R16V 175 mm
FRENO ANTERIORE Disco 185 mm flottante, pinza a 4 pistoncini
FRENO POSTERIORE Disco 145 mm, pinza de 2 pistoncini
RUOTA ANTERIORE Michelin Trial 2.75 x 21
RUOTA POSTERIORE Michelin Trial X11 4.00 x 18 tubeless
LEVA AVVIAMENTO alluminio forgiato
Sherco 2014 Dimensioni
ALTEZZA minima da terra 310 mm
INTERASSE 1.322 mm
ALTEZZA SELLA 645 mm
CAPACITA’ SERBATOIO 2,3 l
PESO
70,5 kg (69,5 Kg 125)
Sherco 2014 Tarature e info test
Temperatura 7 °C, altezza 600 mt S.l.m nebbia
Pressione pneumatici Michelin X-
TARATURE SOSPENSIONI 305
Forcella (Tech 39 mm)
Estensione Registro chiuso 22 clic da registro tutto aperto
Compressione Avvitare di 8 giri da registro tutto svitato
Ammortizzatore posteriore R16V
Registro estensione da tutto aperto chiudere di 16 clic
Precarico molla 112 mm valore riferito alla lunghezza della molla
Molla standard 6,8 k
TARATURE SOSPENSIONI 125
Forcella (Tech 39 mm)
Estensione Registro chiuso 14 clic da registro tutto aperto
Compressione Avvitare di 6 giri da registro tutto svitato
Ammortizzatore posteriore R16V
Registro estensione da tutto aperto chiudere di 15 clic
Precarico molla 120 mm valore riferito alla lunghezza della molla
TARATURE CARBURATORE identica nella 125 e 305
KEIHIN PWK 28
Getto minimo 48
Getto massimo 128
Valvola gas 4
Spillo JJH su 4 tacca
Vite aria aperta da 1 giro a 1 giro e ½
Cogliamo l'occasione per ringraziarlo e augurargli una pronta guarigione, inoltre ci ha fornito altre informazioni interessanti che trovate qui di seguito.
La Tech oltre alla molla standard ha a catalogo altri tre tipi di molle, che vengono identificati con il nome progressione 1, 2 e 3.
La differenza rispetto alla serie è avvertibile negli ultimi 15 millimetri di corsa nella fase di compressione.
Per chi fosse interessato o desidera ricevere ulteriori informazioni può contattare la Jo moto cliccando qui
Inoltre
TARATURE CARBURATORE identica nella 125 e 305 modello 2013
KEIHIN PWK 28
Getto minimo 48
Getto massimo 125
Valvola gas 4
Spillo JJH su 5 tacca
Vite aria aperta da 1 giro a 1 giro e ½