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18 Gennaio 2016


Il Coordinatore Nazionale Trial Albino Teobaldi presenta il regolamento 2016 e alcune novità che potrebbero essere introdotte

 
 
 
 

Presente nella Commissione Trial da diversi anni, Albino Teobaldi dopo la scomparsa di Giulio Mauri, nel 2012 ha raccolto il testimone andando a ricoprire la figura di coordinatore nazionale.

 
 

Teobaldi dopo pochi mesi ha dovuto, insieme agli altri membri della commissione trial, valutare se mantenere il regolamento tradizionale o passare al no stop in Italia.

Dal 2013 infatti nel torneo iridato, in quello continentale ed in diversi campionati nazionali, si è optato per il no stop.

Gli appassionati fin da subito non hanno espresso pareri positivi riguardo la soluzione “dinamica” e sul web e nei social network in migliaia hanno bocciato la soluzione.

Quanto introdotto nel 2015 dalla nostra federazione, ha rappresentato una svolta rispetto al passato e soprattutto è all'antitesi del progetto FIM.

Nel 2016 un ulteriore semplificazione del regolamento darà ai piloti maggiore libertà in zona oltre a semplificare il lavoro dei giudici.

Per questo abbiamo sentito Albino Teobaldi che ci ha presentato il Regolamento 2016.

“Erano almeno tre anni che stavamo lavorando ad un regolamento semplificato.

Abbiamo colto l'occasione di sperimentare queste idee con lo Stop & Hop in Liguria, challenge appoggiato dalla FMI.

Nel 2015 abbiamo adottato alcune modifiche al regolamento, sicuramente meno pesanti rispetto a quelle di quest'anno, ma comunque sostanziali che, hanno portato ad una drastica riduzione dei problemi per gli Ufficiali di Zona (giudici).

Si è cercato con questo nuovo regolamento di semplificare il lavoro del pilota che, in tutti i modi, cercava di trovare delle soluzioni che potevano portarlo a discussioni con gli Ufficiali Zona Trial.

I giudici ora devono solo svolgere la funzione di osservatori senza dover interpretare il regolamento.

Oggi l'appoggio del piede a terra è chiaro.

L'arretramento non dev'essere più interpretato, se il pilota arretra di qualche millimetro o di parecchi centimetri è valutato allo stesso modo (non viene dato il cinque anche in caso di piede a terra ndr).

L'incrocio era un altro punto dolente ed è stato abolito, vanno così a sparire discussioni riguardo ad un eventuale incrocio o meno.

Il pilota ora può affrontare la zona in maniera più serena, il giudice deve vedere solo quello che è visibile, non deve fare nessuna interpretazione del regolamento.

Credo molto in quello che abbiamo fatto, non è frutto solo del mio sacco, ma di un pool di persone che stanno lavorando bene.

Vedremo che cosa succederà.”

 
 

Ecco ora un'anticipazione di un'ulteriore novità nel regolamento.

“Con buona probabilità andremo ad introdurre una novità riguardo il tempo di percorrenza della zona nel Campionato Italiano, non voglio anticipare nulla ma al 99% verrà introdotta.

Ci siamo ispirati anche al regolamento spagnolo e cerchiamo di unire il meglio del loro con il nostro (questo fa pensare che il tempo potrebbe essere di 90 secondi con 10 secondi aggiuntivi penalizzati con un punto, superati i quali scattano le cinque penalità, come nel torneo iberico ndr).

Il regolamento 2016 va a stimolare il neofita che in zona anche in caso di arretramento o incrocio non sarà più punito con il cinque.

Questo potrebbe portare ad avvicinarsi al trial anche appassionati di altre discipline motociclistiche che non hanno mai praticato il nostro sport e desiderano provare a partecipare ad una gara.”


Come sempre non tutti hanno accolto positivamente il nuovo regolamento ma si sa che accontentare tutti è impossibile, di certo, numeri alla mano, lo Stop & Hop con il suo regolamento semplificato, ha visto un maggior numero di partecipanti rispetto alle altre gare liguri...

 

























 
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