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10 Aprile 2019
Test pinza freno anteriore monoblocco Braktec 2019
L'impianto frenante anteriore nel trial non svolge, come nelle altre discipline, il solo ruolo di arrestare o rallentare la moto.
Con il dito indice il pilota stimola le pastiglie quando sposta le ruote, mentre rimane in equilibrio prima di affrontare un ostacolo, bloccare la moto in pochissimi centimetri ed in molte altre situazioni.
Ecco quindi che il feeling dev'essere perfetto in ogni condizione di terreno o meteo, per contribuire a rendere redditizia la guida.
Le pinze anteriori sono ormai standard a quattro pistoncini da più di quindici anni ma, la scelta è più ampia con l’introduzione del modello Braktec monoblocco 2019.
Braktec, brand della J Juan, ha lanciato sul mercato una nuova pinza monoblocco che, vuole unire la modulabilità della versione scomponibile (nella foto al centro) con la potenza precedente versione monoblocco (in basso).
Simile esteriormente alla prima versione in pezzo unico, il nuovo modello è facilmente riconoscibile per via del fissaggio delle pastiglie con una vite, al posto di quello con il materiale frenante posizionato in una sede interna alla pinza.
Il modello 2019 ha visto i tecnici spagnoli lavorare per modificare la rigidezza della struttura e presenta nuovi passaggi interni, inoltre con il fissaggio a vite le pastiglie si muovono con maggior libertà.
Per paragonarla alla versione scomponibile abbiamo utilizzato pompa e tubo standard con disco Galfer wave.
Perfettamente intercambiabile con altri modelli, la pinza monoblocco 2019 è fissata al fodero con due viti ma, rispetto alla versione scomponibile richiede una vite per il fissaggio superiore M6 x 40 al posto della M6x50 standard, questo perché non ha il foro passante.
Lo spurgo dell’aria avviene svitando la vite posta nel raccordo con il tubo freno, ma abbiamo provato a riempire l’impianto (completamente nuovo) semplicemente aggiungendo olio nella vaschetta della pompa ed in pochi minuti le pastiglie hanno iniziato a serrare il disco.
Un ora è il tempo di rodaggio richiesto per le pastiglie Galfer Rosse montate di serie dopo di che la Braktec monoblocco ci permette di scoprire le differenze.
Più rigida della versione scomponibile, questa la prima sensazione trasmessa.
Nella prima fase di frenata l’impressione è che l’impianto scomponibile fornisca una maggior reattività, questo perché è caratterizzato da un minimo effetto spugna, sensazioni dovute all’abitudine con un impianto che ormai è uno standard da molti anni.
Paragonandola alla versione monoblocco precedente, ci si accorge che le nuove soluzioni tecniche sono più vicine a quelle della scomponibile, il feeling alla leva è superiore e si ha la percezione della potenza frenante che richiediamo con il dito.
La Braktec 2019 monoblocco conserva quella grande forza soprattutto nell’ultima fase di frenata richiedendo un minor carico alla leva rispetto alla prima versione costruita in pezzo unico ed anche in condizioni di disco bagnato e sporco di fango fornisce ottime performanche.
Modulabilità e forza frenante caratterizzano la novità 2019 di Braktec, che viene proposta anche in versione speciale ricavata dal pieno con particolari in titanio e pastiglie sinterizzate, un modello esclusivo che impreziosisce la moto.
Unico neo dell’impianto spagnolo quello di produrre un pò di rumore da nuova quando vi è molta polvere, sparito dopo qualche ora d’uso.
Due soluzioni quelle delle pinze Braktec che sposano le richieste dei piloti ed appassionati, con prezzi praticamente identici intorno ai 130 euro con la versione ricavata dal pieno che sfiora i 500 euro.