TRS 2020 R TEST - INFOTRIAL

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TRS 2020 R TEST

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1 Settembre 2019


Test TRRS ONE R 300 2020
con video

 
 
 
 

Una nuova versione che unisca la TRRS One alla RR.

Questa è la TRRS ONE R 2020, modello che presenta molti particolari adottati dalla versione Factory Italia disponile dal 2019, arricchita con alcune componenti montate sulle RR e GOLD.

Con l’arrivo della R la gamma è ora composta dalla ONE, la R, RR e GOLD, oltre alle due versioni X TRACK con sella e serbatoio maggiorato su base ONE o RR, entrambe disponibili con avviamento a pedale o elettrico e a pedale.

 
 

Le moto catalane sono proposte in quattro cilindrate: 125, 250, 280 e 300 cc per sposare le richieste degli utenti con un occhio rivolto alle giovani leve, cui è dedicata la versione ottavo di litro.

 
 

Base tecnica della versione R è il telaio che adotta le modifiche in zona canotto di sterzo (nuove saldature e rigidezze) lanciate con la GOLD 2019, qui lasciato senza verniciatura e protetto lateralmente in zona pedane da cover in plastica.

La forcella rimane quella della versione One, mentre il propulsore è utilizzato sulla RR (coperchio pompa acqua con albero da 10 mm, carter frizione più grande, carter centrali con tolleranze riviste per migliorare le prestazioni), carburatore Keihin, così come l’ammortizzatore Reiger a due regolazioni (tre sulla RR), inoltre la pinza freno anteriore è la monoblocco versione 2018, con pastiglie inserite dentro degli incavi ricavati nella fusione.

Caratterizzata dal telaio in alluminio la TRRS R 2020 adotta soluzioni classiche, un serbatoio da 2,5 litri nella parte anteriore e cassa filtro in zona sella.

Base bianca per le plastiche con un caratteristico parafango rialzato, e stickers a base nera con aree giallo fluo, bianche, nere e rosse.

Foderi color oro e canne con riporto nero in alluminio sono stati scelti per questo modello, identica la scelta cromatica per i cerchi e mozzi adesivati con brand ONE R.

 
 

Il telaio in alluminio avvolge il serbatoio leggermente rialzato nella parte centrale e fissato con tre viti (le due posteriori montate su silent block, mentre l’anteriore su un supporto dotato di rondella antivibrazione) che è collegato ad un forcellone in alluminio anodizzato nero, con un rinforzo coperto da adesivi con gli sponsor che, contribuiscono a dare un look racing al mezzo, collegato il leveraggio progressivo che in parte avvolge l’ammortizzatore posteriore.

Ormai fisse le misure vitali del propulsore 300 cc, 79 x 60 mm con la corsa fissata a 60 mm ed alesaggio che varia in base alla cilindrata (79mm per la 300cc, 76 la versione 280 e 72,5 per la 250), valori tipici dei mezzi made in Spain così come la frizione a diaframma a tre dischi, la centralina a doppia mappatura e l’accensione sono prodotti da Hidria (doppia scintilla), un ampio silenziatore con fondello finale in plastica, ispezionabile per le operazioni di manutenzione e avantubo con saldature a vista.

Passando ad un analisi più tecnica la TRRS ONE R adotta il comando gas Domino a corsa rapida, manubrio senza traversino della Neken, impianto di scarico smontabile per sostituire il materiale fonoassorbente, carburatore Keihin PWK da 28 mm, che respira attraverso una cassa filtro con elemento in spugna ispezionabile, attraverso un comodo sportello dotato di una vite a brugola e guarnizione per rendere impermeabile all'acqua il filtro, cerchi Morad con il posteriore dotato di costa di rinforzo dove vengono fissati i raggi, utile ad eliminare il problema della perdita di pressione del pneumatico, coperture Dunlop D 803 GP, forcella Tech con canne in alluminio e trattamento superficiale duro di colore nero da 39mm che lavora in simbiosi con l’ammortizzatore Reiger.

Pedane arretrate pressofuse in alluminio S3 Rock montate su supporti fissati telaio con due viti ora verniciati di nero, pulsante di spegnimento posto sul manubrio, interruttore per l’accensione delle luci protetto dalla mascherina portafaro, con a fianco l'interruttore per selezionare le due mappature.

Impianti idraulici full Braktec con pompe dotate di braccialetto ad una sola vite, per permettere di guadagnare secondi quando si sostituisce il manubrio in gara.
All'anteriore lavora una pinza a quattro pistoncini monoblocco con tubi in treccia metallica.

Posteriormente invece agisce una pinza a due pistoncini protetta dal forcellone e pompa con serbatoio separato, per evitare il surriscaldamento dell'olio.

Dischi serrati da pastiglie Galfer della serie rosse.

 
 

Una decisa scalciata alla leva d'avviamento, posta nella parte destra ed il propulsore inizia a far sentire la sua voce che, presenta un sound di scarico pieno ma ampiamente dentro i limiti.

Leggerezza e stabilità sono le sensazioni che  vengono trasmesse al pilota dalla TRRS fin dai primi metri, i 66 kg della R sono facilmente avvertibili.

La TRRS da la sensazione di una moto comoda un mix tra la Gas Gas ed una Montesa, le pareti verticali della cassa filtro permettono di sentire la moto, lo spostamento dei pesi non porta a pericolose verticali e al termine delle manovre la TRRS trasmette una stabilità tipica della Montesa.

Con la mappatura soft si ritrovano quelle caratteristiche tipiche delle unità spagnole, dove l'erogazione lineare senza picchi di potenza permette di aiutare il pilota anche quando si è stanchi o l’aderenza non è ottimale.

Il nuovo propulsore vibra meno e si distende con maggior linearità, ma quando si ruota il gas con decisione si capisce che si è alla guida di una moto pronto gara.

Riaffrontiamo gli stessi passaggi con la mappatura hard, selezionabile a moto spenta e la TRRS diventa più esuberante fin dal primo colpo di gas.
Con la soluzione hard la leggerezza viene messa ancora più in risalto!

 
 

Le due mappature presentano differenze facilmente avvertibili, il motore con la hard prende i giri più velocemente, la prima marcia permette di affrontare molti passaggi, cresce l'allungo e la potenza; stuzzicando il comando gas si fa molta strada e grazie all’allungo notevole, si possono affrontare la maggior parte degli ostacoli.

La seconda è il rapporto per i passaggi più impegnativi, si superano anche salite impegnative senza innestare la terza, marcia che consigliamo nelle risalite lunghe e ripide, dove il motore si distende in maniera lineare, permettendo di rimanere con le ruote a terra anche nei cambi di pendenza.

Come spesso accade con la soft la carburazione appare più corposa senza però essere grassa, in configurazione “hard” risulta perfetta, in entrambi i casi la fumosità allo scarico è inesistente.

La nuova R assomiglia molto alla RR anche se esteticamente riprende la One.
La facilità di conduzione e l'erogazione lineare, verranno apprezzate dai neofiti e dai piloti, basta un filo di gas per percorrere le curve certi di non perdere trazione sul posteriore.

Con la hard negli ostacoli in sequenza di piccole e medie dimensioni e nei passaggi guidati, la prima permette di togliersi delle grandi soddisfazioni, mentre la seconda è il rapporto per gli ostacoli che richiedono partenze da fermo, stacchi e pietre di notevoli dimensioni.

In entrambi i casi la 300 permette di riprendere velocemente forza senza l’ausilio della frizione.

Ridotte emissioni acustiche e nessuna trasmissione del calore allo stivale del pilota, anche dopo lunghi tratti di uso ininterrotto, caratterizzano l'impianto della Trrs R.

 
 

La frizione a diaframma S3 richiede un carico alla leva ridotto permettendo di non affaticare l’indice anche dopo diverse ore di utilizzo, anche quando viene stressata e messa alla frusta all’interno della zona, dove ha mantenuto inalterate le sue caratteristiche non mostrando segni di trascinamento ne tantomeno slittamento.

Il nuovo telaio a doppio trave forgiato in alluminio, presenta la  rigidità utile quando si affrontano ostacoli importanti, ma nel guidato sembra trasformarsi in uno prodotto in acciaio vista la capacità di assecondare i comandi del pilota.

 
 

La ciclistica trasmette al pilota sensazioni sincere e perdona eventuali errori nella conduzione, nelle curve con entrambe le ruote a terra ed in quelle aeree, così come nei gradini e negli ostacoli in sequenza.

Se la zona presenta passaggi dov'è necessario staccare con entrambe le ruote permette di arrivare in cima facilmente.

Il pilota può muoversi in libertà sulla moto sentendo in maniera sincera i comandi impartiti al mezzo.

Eseguendo manovre aeree da fermo la leggerezza e stabilità stuzzicano il pilota ad adottare una guida spettacolare.

Inedito il setting della TRRS R pur mantenendo quel carattere sostenuto, senza però risultare rigido,  presenta una scorrevolezza notevole della forcella, con il mono molto sensibile che affonda leggermente di più dell'Olle della versione One.

Con la nuova configurazione la Tech rimane più compressa e reattiva, soluzione che ci ha permesso di apprezzare il comportamento nel fine corsa, frangente nel quale si può apprezzare una sorta di “cuscinetto” che smorza anche gli atterraggi più duri.

Al retrotreno troviamo la nuova sospensione Reiger con tarature sviluppate insieme ai tecnici di TRRS.

Il mono scelto per la R è molto sensibile e presenta un'ottima reattività, che trasmette  feeling di guida soprattutto nei passaggi con pietre mosse.

Il setting posteriore ben si amalgama con il funzionamento della sospensione anteriore, aiutando nella conduzione con entrambe le ruote a terra, senza però andare a variare la facilità di conduzione a ruota alta, negli ostacoli in sequenza le asperità vengono assorbite senza reazioni anomale e affidandosi al lavoro delle sospensioni si sale facilmente l'ostacolo.

 
 

Modulabilità e precisione sono i pregi degli impianti Braktec adottati da tutti i costruttori.

Risultano costanti nel funzionamento garantendo un ottima potenza frenante, anche quando si incontra acqua e fango.

La nuova pinza adottata sulla R è la versione monoblocco 2018 della Braktec, con il materiale d'attrito posizionato in una apposita sede senza viti nella pinza.

L'unità spagnola garantisce una frenata potente se stimolata con forza ed una buona modulabilità anche in condizioni difficili dove i dischi freno sono inumiditi dall'acqua.

 
 

Conclusioni.

La nuova TRRS 300 R 2020 si conferma una moto facile e leggera.

Meno estrema della RR è un mezzo che si adatta sia al neofita che al pilota da pettorale.  

Il nuovo propulsore e l'ammortizzatore Reiger ed il carburatore Keihin, la rendono più vicina alla RR.

L'adozione del carburatore Keihin aumentano allungo e rendono più brioso il propulsore, inoltre permette di agire con maggiore facilità sul rubinetto della benzina rispetto alla versione One con il Dellorto, interessanti ed utili le protezioni in materiale plastico del telaio che preservano un’area dove lo stivale consuma adesivi o lucida questa zona.

Sempre utile la soluzione del parafango posteriore corto (stile gas gas) fissato in tre punti che, sostituendo due inserti in plastica con fascette dello stesso materiale rende questo particolare molto più resistente in caso di caduta.

Chi desidera un mezzo più tranquillo può optare per la 250 e la 280cc.

Da una versione R ci saremmo aspettati lo spegnimento a bracciale ed una protezione corona a norma FIM.

Il pneumatico Dunlop posteriore con le temperature alte del mese di Agosto e sulle pietre asciutte  ha offerto un notevole grip ma ha accusato un precoce consumo del tassello.

Inoltre la nuova scelta cromatica ha perso molto del giallo tipico di Trrs, un segno distintivo delle moto catalane.

Per chi desidera rendere più esclusiva la One R, AX Moto, importatore italiano TRRS, ha a catalogo come special parts.

 
 

AXMOTO, importatore TRRS per l'Italia propone per il 2020 quattro cilindrate per le versioni One, R, RR e X Track, tre invece per la GOLD.
La One R è proposta a 7650 euro (7500 per la 125).

Prezzi in ribasso per la One standard che rimane a catalogo ad un prezzo ridotto da 7400 a  7150 euro (100 in meno per la versione 125).

Tutti i prezzi sono franco importatore, spese di spedizione ed immatricolazione escluse.


GUARDA IL VIDEO DELLE PROVE


DI SEGUITO TROVERETE COME SEMPRE LA SCHEDA TECNICA E PREZIOSI APPUNTI PER LA MANUTENZIONE



Si ringrazia TRS ITALIA - AX MOTO nella persona di Alex Favro

S3 per l'abbigliamento importata in italia da FG Distribution

Mots per il casco importata in italia da FG Distribution


JITSIE per gli stivali Alpinestars

 
 
 
 

SCHEDA TECNICA TRS ONE R 300 cc 2020

MOTORE Monocilindrico 2T

CILINDRATA 300 cc

SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO a liquido

ALESAGGIO e CORSA MOTORE 79 x 60 mm

ALIMENTAZIONE Carburatore KEIHIN PWK 28

ACCENSIONE elettronica digitale Hidria a doppia scintilla con due mappature selezionabili

CANDELA NGK-R BPMR6A

FRIZIONE A comando idraulico in bagno d'olio

CAMBIO 5 marce

LUBRIFICAZIONE Miscela olio benzina 1,5% olio 100% sintetico

OLIO CAMBIO 350 cc

TELAIO Doppio trave in alluminio forgiato

SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Tech 39 mm con canne in alluminio regolabile in compressione ed estensione corsa 175 mm

SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore progressivo regolabile in compressione, estensione e precarico molla reiger 168 mm

FRENO ANTERIORE Disco 185 mm flottante, pinza monoblocco a 4 pistoncini

FRENO POSTERIORE Disco 150 mm, pinza de 2 pistoncini

RUOTA ANTERIORE  Dunlop D 803 GP 2.75 R 21

RUOTA POSTERIORE Dunlop D 803 GP 4.00 18 tubeless

LEVA AVVIAMENTO alluminio forgiato

TRS ONE R 2020 Dimensioni

LUNGHEZZA 2.015 mm

LARGHEZZA 830 mm

ALTEZZA 1.125 mm

INTERASSE 1.125 mm

ALTEZZA SELLA 640 mm

CAPACITA’ SERBATOIO 2,5 l

PESO

65,5 kg a secco

TRS ONE R 300 2020 Tarature e info test

Temperatura 30 °C con sole

Pressione pneumatici Dunlop Anteriore 0,45 bar , Posteriore 0,35  

TARATURE SOSPENSIONI

Forcella (Tech 39 mm) sfilata alla seconda tacca dalla piastra superiore

Estensione Registro chiuso 4 giri

Compressione Avvitare di 6 click

Ammortizzatore posteriore Reiger

Registro freno idraulico aperto di 18 clik da registro tutto chiuso

Precarico molla standard 9 mm

Molla K 7


TARATURE CARBURATORE

Keihin PWK 28  

Getto minimo 48

Getto massimo 125

Valvola gas 35


Spillo JJH 4° Tacca

Valvola 35

Vite aria aperta 1 giro


 

























 
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