2014 Special Alagna - INFOTRIAL

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2014 Special Alagna

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15 Giugno 2014



Le special del mondiale di Alagna Valsesia 2014


Il mondiale di Alagna Valsesia ha visto al via top rider con ogni marca di moto presenti sul mercato.

Mezzi che subiscono molte personalizzazioni per sposarsi al meglio con le esigenze dei piloti, per esaltare i pregi e mitigare eventuali (trovarli è impresa ardua) difetti di chi le porta in gara.

 
 
 
 

In casa Montesa si sta lavorando alla nuova moto annunciata per il 2015, i mezzi di Toni Bou e Takahisa Fujinami ritrovano soluzioni già viste a Milano nell’X Trial, per entrambi doppia accensione e due candele, soluzione che da un anno equipaggia le moto iridate.

Attuatore frizione montato sopra il pignone, ma con differenti coperchi, Fuji utilizza quello con logo Honda e una protuberanza al centro, mentre il campione del mondo ha quello con il marchio HRC.

Per entrambe forcelle e mono Showa factory, pedane ruotate in avanti, per  migliorare il feeling nella guida a ruota alta.

Impianti frenanti Braketec con pompa freno Brembo per Bou e Nissin per Fuji, serbatoio piatto a filo telaio (al mondiale X Trial di Milano era montato quello con forma della moto di serie), scarico in titanio, e per questa super Montesa il pilota può optare fra tre mappature, selezionabili attraverso un pulsante posto a lato dell'acceleratore, montato su un manubrio Renthal.

Da scoprire dove sono state posizionate le zavorre che Montesa ha indicato in circa 2 kg, unica differenza tangibile quella del serbatoio di serie in materiale plastico.

 
 

Sherco ufficiale (curate da Paxau) con grafica Factory 2014, affidate a Albert Cabestany e Alex Ferrer, per entrambi le novità principali vedono forcella Tech con canne nere e mono Ohlins.

Manubrio bianco per Cabestany prodotto da Oxia, nero dello stesso produttore per Ferrer.

Motore riposizionato (si notino saldature sulle bretelle anteriori), avanzato.

Novità anche per la frizione, con coperchio e soluzioni di derivazione enduro, con maggior numero di dischi (otto?).

Supporto Motore irrigidito tra cilindro e telaio che, permette di spostare la centralina dal fianco alle spalle del cilindro.

Cerchio posteriore alleggerito con la costa centrale fresata.

Impianti frenanti AJP e coperture Michelin X Light, con il posteriore caratterizzato dalla linea rossa (ultima evoluzione).

Una moto simile a quella di Cabestany è apparsa alla tenda del Team Rabino Sport Sherco Italia, a conferma dello stretto rapporto del team piemontese con la casa madre.

Frizione identica a quella ufficiale, così come la soluzione della staffa cilindro telaio e riposizionamento della centralina.

Ricca di particolari della Costa Special Parts, vede le soluzioni ufficiali sulla seconda moto, ma molto lavoro il tecnico Giuseppe “Jo Jo” Brusatin sta svolgendo con lo specialista piemontese, lavorando e testando modifiche su molti particolari messi alla frusta da Luca Cotone.

Forcella Tech modificata con l'adozione di paraolii in nitrile by skf e taratura dedicata, mono lavorato partendo dalla base di serie.

 
 

Il team Gas Gas vede sotto la propria tenda quattro mezzi curati nella struttura dell’importatore italiano Claudio Favro.

Forcelle Tech Ufficiali 4v (4 vie di regolazione e precisamente Compressione Estensione Anti-diving e Precarico molla) 2014 per Matteo e Adam, con canne in alluminio e scritta laserata, Semi ufficiali Casales in alluminio 3v (3 vie di regolazione) ed ex ufficiali 2013 4v (4 vie di regolazione) in acciaio per Brown.

Piastre forcella serie Factory Replica per Raga e Casales, quelle della Racing per Brown e Geco per Grattarola.

Al retrotreno troviamo l’ammortizzatore Reiger ufficiale con idrostop per Raga, Brown e Casales, unità inedita auto costruita dal tecnico Gas Gas Italia per Matteo, ancora in fase di sviluppo.

Telai modificati per Raga e Matteo.

A livello di propulsore cilindri e teste  con maggiore compressione per via dell’altitudine (1246 s.l.m), curva scarico made by S3.

Comune sui mezzi ufficiali il carburatore Keihin con vaschetta maggiorata, utilizzata inizialmente solo dai piloti che adottavano la cassa filtro in carbonio (Casales e Raga).

Tubi raffreddamento siliconici e radiatore By Serra Racing per Grattarola, identici alla serie per gli altri piloti radiatore e tubi.
Serbatoio in carbonio solo per Raga con tappo nascosto da cover.

Altri particolari in carbonio come coperchi accensione ed impianto elettrico semplificato protetto da guaine speciali.

Pompa freno anteriore Brembo per Grattarola, Braktec per tutti gli altri, con Raga che utilizza sulla frizione una pompa con serbatoio piccolo.

Il regolamento del mondiale outdoor ha introdotto il peso minimo, per questo in Gas Gas si adotta un peso posizionato tra piastra paramotore (prodotta dalla Geco) e telaio e perno ruota posteriore pieno.

Coperture Michelin X 11 al posteriore.

 
 

Passando in casa Beta troviamo due mezzi identici nella linea ma con differenze importanti come particolari.

Colori Factory e special parts che troviamo nelle serie limitate della casa fiorentina.

Più vicina al prodotto di serie la factory di James Dabill (numero 6 sul fanale), curata da Fabio Albertini.

Utilizza frizione con maggior numero di dischi, come il compagno di team Jeroni Fajardo (numero 3 sul fanale e cerchi oro) che però ha un attuatore sul carter speciale.

Scarico con curva factory 2014 per il catalano, l’inglese utilizza uno scarico con curva allungata nel primo tratto, per entrambi il titanio è il materiale utilizzato per la costruzione di questo componente.

Supporti motore diversi per Fajardo che adotta candela più corta (a confronto la foto del mezzo di serie montata sulla moto con telaio nero), tutto ciò paragonato alla moto in vendita fa pensare ad un innalzamento del motore ipotizzabile in 2 cm, e quindi un diverso posizionamento nel telaio.

Pompe frizioni serie beta e Braktec per il freno (factory 2014).

Molte differenze le troviamo al comparto sospensioni, Dabill utilizza forcella Beta da 38 mm con piastre forcella ricavate dal pieno, l’inferiore è quella della factory 2014 mentre la superiore è Factory 2013 con modifica per eliminare una ghiera e far svolgere lo stesso lavoro da una vite.

Fajardo invece ha una Tech con canne da 39 (riporto nero), per il catalano piastre forcelle factory 2013 con l’inferiore modificata (eliminata terza vite in basso).

Al retrotreno è apparso un mono con vaschetta maggiorata sita nella parte bassa, di produzione Sachs, che sembra pronto per la produzione (serie 2015 o magari esclusiva della Factory 2015?), particolare che equipaggia le moto di Dabill e di Filippo Locca.

Artigianale l’unità di Fajardo con polmone esterno supplementare ben nascosto dai due interruttori (mappatura e luci), in posizione trasversale adiacente la centralina (sottosella).

Coperture Michelin X Light, con il posteriore caratterizzato dalla linea rossa (ultima evoluzione).

 
 

Ossa con assistenza iridata curata del Top Trial Team, a presentarci la moto di Jack Challoner è Riccardo Bosi, tecnico insieme al figlio Michele delle moto spagnole.

La moto di Jack ha subito un ritardo nello sviluppo a seguito dei due infortuni occorsi in due indoor pre campionato, per questo si è lavorato su materiali di serie, con modifiche che a breve andranno ad equipaggiare la Factory del TTT.

Le forcelle Marzocchi con piastre della serie Factory stanno per lasciare il posto alla Tech con il quale il Top Trial Team ha un rapporto di collaborazione intrapreso da un paio di stagioni, che verranno serrate da piastre della Geco.

Componenti elettriche spostate dietro lo sterzo e sopra la catena, mentre tutto l’impianto elettrico utilizza cavi in argento con guaine speciali.

Frizione modificata per reggere al maggior stress e mappature dedicate per il propulsore che, utilizza scarico in titanio e carbonio prodotto dalla Termignoni.

Piastra paramotore maggiorata per proteggere meglio il coperchio frizione.

Pedane speciali della Raptor in titanio.

Freni e pompe frizione di serie della Braktec.

 
 

Si è parlato del peso limite di 70 kg ma al mondiale abbiamo trovato Daniele Demaria con esposta la Montesa Reverse, con serbatoio al posto della cassa filtro e logicamente cassa filtro al posto del serbatoio.

Un mezzo dal peso di 63 kg con moltissimi particolari in carbonio quali, piastra paramotore, cerchi, manubrio, serbatoio, protezioni varie, viti in Ergal cinghia al posto della catena, pinze e pompe Hope, per citarne alcune delle modifiche effettuate.

Inoltre novità quella della pompa benzina spostata esternamente al serbatoio, studiata per dare 600 cc di capacità in più, per coloro i quali utilizzano la moto in mulatrial, il tutto ad un costo di 200 euro.

Mascherina in carbonio con led, dal peso di poche decine di grammi.

 
 

Presente anche Costa Special Parts con il proprio Stand.

 
 

Due realtà queste ultime presentate che poco si sposano alle norme FIM ma, che sono la gioia degli appassionati, i quali cercano di personalizzare, rendere più accattivante e perché no leggera la propria trial.


In poche parole chi paga le moto vuole mezzi leggeri!



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